La Procura della Repubblica di Trento ha confermato che l’orsa Jj4 è responsabile dell’uccisione del runner trentino Andrea Papi, avvenuta il 5 aprile scorso nei boschi sopra Caldes. L’identificazione dell’animale è stata effettuata attraverso analisi genetiche condotte nei laboratori della Fondazione Edmund Mach.
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L’orsa Jj4 era già stata coinvolta in precedenti aggressioni. Nel giugno dell’anno scorso, aveva attaccato un padre e il figlio sul monte Peller in Trentino, ma non era stata abbattuta. L’animale, di 17 anni, era nato in Trentino da due esemplari provenienti dalla Slovenia, Joze e Jurka, rilasciati nell’ambito del progetto Life Ursus tra il 2000 e il 2001. Nonostante la richiesta della Giunta provinciale di Trento di abbatterla, l’ordinanza di cattura era stata annullata dal Tar. Jj4 era stata dotata di un collare radio che però al momento è scarico e non trasmette più dati sugli spostamenti dell’orso.
La notizia dell’identificazione dell’orsa Jj4 come responsabile dell’uccisione di Andrea Papi è stata diffusa dalla Procura in anticipo rispetto alla relazione conclusiva dei consulenti, per motivi di interesse e sicurezza pubblica. La Procura ha aperto un fascicolo modello 45, senza notizia di reato.
Nel frattempo, la Val di Sole, in Trentino, è in lutto per l’ultimo saluto ad Andrea Papi. Il giovane di 26 anni, originario di Caldes, è stato aggredito e ucciso dall’orsa mentre stava facendo allenamento sui sentieri del monte Peller lo scorso mercoledì. I 13 comuni della valle hanno dichiarato una giornata di lutto e saranno accesi lumini alle finestre delle case per chiedere una revisione del progetto Life Ursus, la strategia europea per la reintroduzione dell’orso bruno sulle Alpi.