Sul caso Uss Nordio sotto accusa. Il Guardasigilli risponde a un’informativa urgente alla Camera sulla fuga di Artem Uss, oligarca russo in attesa di estradizione negli Usa. Contro di lui, afferma Nordio, “una sequenza di critiche, insinuazioni, dilettanteschi commenti che impongono una chiarificazione. Abbiamo ascoltato le affermazioni più eccentriche, che addirittura il ministero avrebbe avuto il potere di sostituirsi alla magistratura o avrebbe oneri di controllo. Questo confligge con la Costituzione e con la sacrosanta autonomia della magistratura“.
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Il ministro Nordio sotto accusa per la fuga di Uss, ne risponde alla Camera
È “stravagante” pensare che il ministero !avrebbe potuto impugnare la decisione della magistratura. Il ministero non ha competenza” né oneri di “controllo su provvedimenti giurisdizionali adottati da una corte” ed è “singolare” che da taluni “si affermi” che proprio il ministero della Giustizia “sarebbe dovuto intervenire” per limitare la decisione della Corte di Appello di Milano sul caso di Artem Uss.
Alla Camera sul caso Uss il ministro Nordio sotto accusa. La Corte d’appello di Milano che ha concesso i domiciliari a Artem Uss era stata “inondata di osservazioni sul pericolo di fuga“, riferisce l’Ansa. Gli americani si sono dimostrati “esterrefatti” dalla concessione degli arresti domiciliari al cittadino russo Artem Uss. A seguito della decisione presa dalla Corte di Appello di Milano lo scorso 22 novembre, l’amministrazione Usa ha inviato numerose note di allarme all’Italia. Il motivo era quello di segnalare l’importanza del soggetto arrestato, che usufruiva di un trattamento pari a quello di un criminale comune. Si trattava, però, del figlio del più potente oligarca russo del petrolio.
Serracchiani: “Da Nordio leggerezza su atti gravissimi”
Indignate le reazioni dell’opposizione in Aula alle parole del ministro Nordio. Debora Serracchiani, ex capogruppo del Pd alla Camera: “Lei viene in quest’aula e non si prende la responsabilità di atti gravissimi, che hanno esposto il nostro paese a una figuraccia internazionale. La responsabilità che le attribuiamo è tutta politica”. Serracchiani critica l’intromissione di Nordio negli atti del terzo potere dello Stato, dichiarando come “una decisione di inaudita gravità” il provvedimento disciplinare disposto da Nordio nei confronti dei giudici della Corte d’appello di Milano.
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