Esplode la bufera politica su Lucia Annunziata, dopo le frasi pronunciate dalla giornalista durante l’ultima puntata di Mezz’ora in più, la trasmissione di approfondimento che conduce la domenica pomeriggio su Rai 3. In pratica la Annunziata ha parlato di un 25 aprile “diverso” dal solito. E ha puntato il dito contro il governo Meloni, accusato di vietare il diritto alla libera circolazione delle persone, soprattutto dei migranti. Parole di pietra che hanno provocato la durissima reazione del governo di centrodestra. Ma ad infiammare ulteriormente gli animi ci pensa l’attore Alessandro Gassmann, non certo tenero con il premier.
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Prima dell’intervento a gamba tesa di Gassmann, le parole di Lucia Annunziata avevano provocato la levata di scudi di diversi esponenti di maggioranza. Chiederemo conto nelle audizioni già programmate in commissione. – attacca la vicepresidente della Vigilanza Rai Augusta Montaruli di FdI – Il collegamento infelice tra 25 aprile e le modalità con cui il governo Meloni sta trattando l’immigrazione sono solo l’ultimo attacco di una faziosità palese e offensiva nella tv pubblica, di cui Lucia Annunziata si sta rendendo protagonista. La Rai non può essere la clava ideologica verso il governo dando una visione distorta del suo operato. L’atteggiamento assunto in trasmissione, non per la prima volta, sono una violazione del pluralismo”, conclude.
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25 aprile, anche Gassmann contro la Meloni
“È stata scritta un’altra pessima pagina di giornalismo in Rai. – ci mette il carico il capogruppo meloniano in Vigilanza Francesco Filini – Con Lucia Annunziata che dimentica ancora una volta di essere una giornalista del servizio pubblico e indossa le vesti di oppositrice del governo Meloni. Arrivare a parlare di un 25 aprile di diritti negati perché il governo italiano avrebbe ‘tagliato corto il diritto all’immigrazione’ non è solo sintomo di faziosità, ma addirittura di scarsa conoscenza delle norme. In nessuna parte del mondo esiste il diritto ad immigrare in maniera indiscriminata e senza controllo”.
Ma ecco la provocazione di Alessandro Gassmann. “25 aprile è la festa di tutti gli italiani. – premette il figlio di Vittorio – Liberato il Paese dal regime sanguinario fascista, abbiamo conquistato la libertà e la democrazia. Quella democrazia che oggi è in sofferenza per l’arretramento dei diritti di minoranze di ogni tipo, ma che garantisce anche a chi vuole ridurle, di dirlo liberamente”, conclude.
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