Silvio Berlusconi ha venduto il quotidiano Il Giornale agli Angelucci, come confermato da Paolo Berlusconi, fratello dell’ex primo ministro italiano e socio di PBF, e Giampaolo Angelucci, presidente della Finanziara Tosinvest. L’acquisizione riguarda il 70% delle quote societarie della SEE Spa, società editrice de Il Giornale e della sua controllata Il Giornale On Line Srl.
Secondo la nota ufficiale, l’esecuzione dell’operazione è subordinata all’avveramento di condizioni sospensive d’uso in operazioni similari. La vendita è stata supportata dallo studio Munari&Partners di Milano per la PBF e dallo studio di Gravio Avvocati per la Tosinvest.
Paolo Berlusconi ha dichiarato all’Adnkronos che si tratta di una cessione fatta ad un gruppo amico con cui sono sicuri di collaborare con grandi unità di intenti. Inoltre, ha sottolineato che rimarrà presidente onorario de Il Giornale, un’autorevole voce liberale nel panorama dell’editoria nazionale per tanti anni.
Il Giornale è uno dei principali quotidiani italiani, fondato da Indro Montanelli nel 1974 e di proprietà di Silvio Berlusconi dal 1978. Il quotidiano ha sempre avuto un’orientazione politica di destra e liberale, con un’attenzione particolare alla politica italiana e alle questioni economiche.
La vendita del giornale rappresenta una novità importante nel panorama dell’editoria italiana, soprattutto alla luce della recente fusione tra il gruppo Gedi, editore di La Repubblica, e il gruppo Cairo, editore de Il Corriere della Sera.
In ogni caso, la cessione del quotidiano al gruppo Angelucci sembra essere stata accolta positivamente dal mondo politico italiano, con il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha commentato la notizia affermando che “la pluralità dell’informazione è un bene prezioso per la democrazia e per la libertà di stampa”.