Provvedimenti economici del governo, anche l’evasione di sopravvivenza. Fa discutere l’audizione in commissione Finanze di Maurizio Leo, viceministro all’Economia. Sul tavolo anche sconti sulle tasse per le tredicesime, fringe benefit e coperture finanziarie per i nuovi scaglioni Irpef. Fallita la politica del governo sugli extraprofitti. “Purtroppo il meccanismo degli extraprofitti basato sui flussi Iva non ha colto nel segno. Rispetto agli 11 miliardi ne abbiamo incassati solo 2,8. Quindi c’è un differenziale di 8. Questa forse è una preoccupazione e vedremo come e se va coperta”.
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I provvedimenti economici del governo, anche l’evasione di sopravvivenza al vaglio
Tra i provvedimenti economici del governo, anche l’evasione di sopravvivenza al vaglio del dicastero. In audizione alle commissioni Finanze riunite di Camera e Senato, il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, è drastico. “Sul sistema sanzionatorio penale, tema che affideremo poi all’esame del Parlamento, laddove c’è la cosiddetta evasione per necessità, si possono applicare sì le sanzioni amministrative ma non quelle penali“. Il provvedimento andrà comunque presentato in Parlamento “per evitare polemiche”, data la “sensibilità dell’argomento”.
Il fallimento della tassazione sugli extraprofitti: differenziale di 8 miliardi
Si registra il primo fallimento ufficiale della politica economica del governo Meloni: “Purtroppo il meccanismo degli extraprofitti basato sui flussi Iva non ha colto nel segno. Rispetto agli 11 miliardi attesi, ne abbiamo incassati solo 2,8. C’è un differenziale di 8 miliardi. Questa forse è una preoccupazione e vedremo come e se va coperta”, ha dichiarato Leo.
Allo stesso modo, è da valutare la copertura economica per la realizzazione di altri interventi economici. Anzitutto per i lavoratori dipendenti. “Non escludiamo di pensare che una retribuzione straordinaria come ad esempio la tredicesima venga assoggettata ad una tassazione più bassa per mettere più soldi nelle tasche degli italiani nell’ultimo mese dell’anno. È una cosa che già c’è nella delega, che dobbiamo sperimentare e vedere come costruirla”. Ammesso, ovviamente, che le valutazioni della Ragioneria lo permettano.
Sempre se le risorse lo permetteranno, ha aggiunto il viceministro, bisognerà modificare ancora l’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’Irpef: “lo faremo ridisegnando tutto il percorso imposizione Irpef, lavorando su diverse categorie reddituali, già dal 2024, per portarci a tre scaglioni dai quattro attuali, e tre aliquote”.
Fringe benefit e modelli unici, le novità al vaglio del governo
Il governo vuole incentivare anche l’aumento dei cosiddetti fringe benefit, cioè quei beni e servizi che le aziende aggiungono allo stipendi per i propri dipendenti. “Oggi sono fermi a 258 euro, che sono le vecchie 500 mila lire. Nel provvedimento di ieri, e questo pensiamo di fare in modo che questa cosa venga stabilizzata, abbiamo detto: se il datore dà dei fringe benefit, soprattutto per le bollette o altre emergenze, fino a 3mila euro, il lavoratore le deduce e ne ha un beneficio“.
Infine, il viceministro Leo, si è soffermato sulla delega per la riforma del fisco. “Sono testi unici e codice. Sui testi unici già ci stiamo lavorando e pensiamo in tempi rapidi, già all’inizio dell’anno, di poter avere a disposizione dei testi organici della materia su cui poi verranno calate le modifiche. Se facciamo già un’opera di riordino è già un passo avanti nel sistema tributario in vista poi di fare il codice tributario”.
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