La campagna pubblicitaria “Open to Meraviglia” dell’agenzia Armando Testa ha causato un po’ di problemi per la ministra del Turismo Daniela Santanché. Sebbene avesse difeso pubblicamente la campagna, in privato si è molto arrabbiata a causa di una questione specifica: i nomi delle città “tradotte” per errore. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, Camerino è diventata “Garderobe” in tedesco, Brindisi è diventata “Toast” e Scalea è stata trasformata in “Treppe”.
Santanché ha fatto una sfuriata ai suoi dirigenti, chiedendo come fosse possibile un errore del genere. In particolare, sembra che abbia preso di mira Francesco Paolo Schiavo, direttore generale della Promozione Turistica che ha anche la delega al Pnrr, richiamandolo al ministero dalle ferie fuori Roma.
Questa situazione ha causato un po’ di imbarazzo per il governo Meloni, che ha da poco assunto l’incarico. Nonostante il sostegno pubblico alla campagna, l’errore delle traduzioni ha suscitato critiche e commenti ironici sui social media. Sembra che la ministra del Turismo abbia preso molto sul serio la questione, ma non è chiaro se saranno intraprese ulteriori azioni per risolvere il problema.
In generale, questa vicenda solleva la questione dell’importanza della precisione nella comunicazione e della gestione delle campagne pubblicitarie. Anche un errore apparentemente piccolo come una traduzione sbagliata può avere un impatto significativo sulla reputazione di un’azienda o di un governo.