Claudio Baglioni è furioso. Il cantautore decide di rispondere alle critiche piovutegli addosso per una cena consumata di recente insieme alla segretaria del Pd Elly Schlein. A dare per primo la notizia era stato il quotidiano Il Foglio che, il 18 aprile scorso, aveva riferito di una cena a casa di Baglioni nel quartiere Parioli di Roma dove, oltre alla Schelin, erano presenti altri ospiti illustri come il regista Paolo Sorrentino, l’attore Carlo Verdone e il collega di partito Dario Franceschini. Ora l’autore di ‘Questo piccolo grande amore’ decide di sfogarsi intervistato da La Stampa.
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“Mi sembra una persona interessante. Ma sono perplesso nel riporre ogni speranza in un leader. L’abbiamo fatto con altri in passato. E poi abbiamo visto che non ha funzionato”. Questo il giudizio espresso da Claudio Baglioni su Elly Schlein il 5 aprile scorso dopo averla incontrata nello studio del programma di Fabio Fazio ‘Che tempo che fa’. Poi, qualche giorno dopo, era arrivato lo scoop de Il Foglio che aveva parlato della cena a casa del cantautore, con l’inevitabile codazzo di polemiche.
Claudio Baglioni e la cena con Elly Schlein
“Fra 12 giorni sarà il mio compleanno. – dichiara oggi Claudio Baglioni a La Stampa – Non credo di fare una cena, e se la farò ci saranno molte meno persone dell’ultima volta. Ma ci tengo a dire che tutte le persone che c’erano a casa mia quella sera erano tutti ospiti nello stesso identico modo: non ho mai fatto classifiche tra un ospite e un altro”, il cantautore giustifica così la presenza di Elly Schlein.
“Purtroppo questi sono i nostri tempi. – prosegue Claudio Baglioni – Anche se uno fa una cena, è come se si dovesse mettere un elmetto per entrare in una barricata delle mille guerre che ogni giorno si fanno, stupide e insensate, che nutrono di banalità il pubblico. E rendono banali anche certi giornalisti che io apprezzavo. È che quando leggo certe cose comincio a dubitare che anche tutto quello che si scrive del mondo abbia questa stessa dignità e questo stesso valore. Io faccio queste cene e invito Tornatore, Muccino, Verdone per avere delle scritture, perché il mio sogno è fare l’attore”, conclude chiudendo la polemica sulla Schlein.
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