La Juventus ha ricevuto un verdetto molto duro riguardo al processo plusvalenze, con la Corte del giudice Torsello che ha confermato le colpe contestate alla società bianconera. Nonostante uno sconto sulla penalizzazione iniziale di 15 punti sia probabile, questo non dovrebbe essere particolarmente significativo. Ciò che conta è che l’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva, la famosa slealtà sportiva intorno alla quale ruota l’intera penalizzazione, è stato confermato. Nonostante la richiesta di revocazione avanzata dalla Federcalcio sia stata respinta, gli atti acquisiti dopo le due precedenti sentenze federali di proscioglimento sono stati considerati pacificamente rilevanti ai fini disciplinari.
Gli atti acquisiti dalla Procura della Repubblica di Torino e acquisiti dalla Procura Federale hanno solo consentito di dare piena contezza del sistema che era stato posto in essere dai deferiti per alterare le operazioni di trasferimento dei calciatori con plusvalenze sostanzialmente sganciate dai valori di mercato e con alterazione delle evidenze contabili. Tuttavia, la Juventus, in quanto società, risponde comunque per le azioni commesse dai suoi rappresentanti e dirigenti nei confronti dei quali era stata contestata anche la violazione dell’art. 4.
Uno sconto sulla penalizzazione è comunque probabile, ma non sarà particolarmente significativo. Il Giudice del rinvio dovrà compiere le sue valutazioni in ordine alla conseguente misura della irrogata sanzione contro il club, tenendo conto del fatto che non risulta provato che vi siano state oggettive violazioni da parte degli amministratori privi di deleghe della Juventus. Ciò potrebbe portare a una riduzione della penalizzazione, ma l’argomento centrale dell’accusa resta invariato.
La Corte d’Appello si è impegnata a fissare l’udienza entro 15 giorni, subito prima della fine del campionato. Ciò significa che la nuova penalizzazione potrebbe arrivare quando mancano solo 90 minuti alla fine del torneo. Ci sarebbe la possibilità di fare appello nuovamente al Collegio di garanzia, ma i tempi sarebbero molto lunghi. In ogni caso, la Juventus deve affrontare le conseguenze delle azioni dei suoi dirigenti apicali, Agnelli, Paratici, Arrivabene e Cherubini, il che potrebbe significare una pesante penalizzazione per il club.