Digitale sarà la parola chiave della nuova impresa, qualunque sia il settore di competenza o la funzione. Molte aziende si stanno muovendo verso il digitale per migliorare la propria produzione e venire incontro a clienti sempre più connessi.
Con una crescita di 2,5 miliardi di euro, la trasformazione digitale migliorerà la vita di produttori, venditori e consumatori. Secondo una ricerca di Accenture i benefici futuri della tecnologia digitale ridurranno tempi e costi e aumenteranno la produttività aziendale.
Un cambiamento che coinvolge tutti gli attori del mercato di largo consumo come generi alimentari, cosmetici e prodotti per la pulizia.
La fiducia dei consumatori
Per misurare l’efficacia di una nuova tecnica di vendite serve il consenso di chi compra. Secondo la ricerca di Accentur, il digitale farà breccia a chi oggi si reca al supermercato o nei negozi per comprare il latte o il pane. Sul fronte dei dati personali- argomento che negli ultimi tempi sta tenendo banco-, il 39% degli intervistati si ritiene favorevole a cederli per avere una migliore esperienza di vendita o vantaggi. Anche in merito a nuove forme di offerta come servizi di ricerca di nuovi marchi e servizi di assistenza, ci sono risposte positive (rispettivamente 37% e 28%). Il 25% delle persone intervistate accetterebbe un servizio di abbonamento per la selezione di prodotti circa la propria preferenza.
I nuovi modelli
Con la trasformazione del digitale cambiano anche i modelli di compravendita a cui siamo abituati, ma che in parte stanno emergendo. Quella che sta più di tutte sta prendendo campo è la sharing-economy, l’economia della condivisione. Oggi si condividono automobili e biciclette, ma col tempo si potranno trattenere temporaneamente anche capi d’abbigliamento. C’è poi la forma degli abbonamenti, di cui il 54% dei consumatori la sottoscriverebbe anche per il vestiario. Un nuovo moda che fidelizza il consumatore all’impresa è l’assortimento, cioè l’automatico riordino e consegna di una prodotto esaurito.
Le trasformazioni oggi in atto
Sempre più aziende stanno innovando verso il digitale i propri modelli di produzione e vendita. Una di queste è Luxottica, che a Milano ha aperto la digital-factory. Malgrado l’Italia sia indietro ad altri paesi d’Europa e del mondo nell’aggiornamento dei propri modelli, ci sono esempi virtuosi. Uno di questi riguarda l’azienda Mandelli Sistemi che produce macchine utensili e del 2000 fa parte del gruppo Riello. Il prodotto [email protected] realizzato dall’azienda piacentina consente di gestire, controllare e correggere le macchine di fabbrica tramite il pc o l’app sul telefonino. Un’altra innovazione che unisce alta tecnologia e bisogni è rappresentata da Jogot, un robot studiato per svolgere i compiti di assistenza in qualsiasi luogo di lavoro. Tramite un impiato di localizzazione, Jobot può muoversi in autonomia e raccogliere fogli o altri oggetti. Quest’opera porta la firma del centro di ricerca dell’Università di Pisa E.Piaggio e dell’azienda Eutronica.