George Maharis, l’attore statunitense di origini greche noto per il suo ruolo di Buz Murdock nella serie televisiva “Route 66” degli anni ’60, è morto il 24 maggio all’età di 94 anni nella sua casa di Beverly Hills, come riportato da The Hollywood Reporter.
Nato il 1º settembre 1928 a New York, Maharis inizialmente aveva aspirazioni nel campo della musica, ma successivamente decise di studiare recitazione all’Actors Studio. Iniziò a lavorare in produzioni off-Broadway e a ottenere piccoli ruoli televisivi nella seconda metà degli anni ’50. La svolta nella sua carriera arrivò nel 1960 con la serie televisiva “Route 66”, creata da Stirling Silliphant e Herbert B. Leonard.
La serie raccontava le avventure di Buz Murdock, interpretato da George Maharis, e Tod Stiles, interpretato da Martin Miller, mentre viaggiavano per le autostrade degli Stati Uniti a bordo di una Chevrolet Corvette. “Route 66” era una sorta di ricerca di sé stessi, una ricerca di una vita migliore e di un senso di appartenenza. Come ha raccontato Maharis al The Seattle Times nel 2008, le persone provenivano dalle montagne per cercare una vita migliore, un posto dove sentirsi a casa, senza dover dipendere da nessun altro.
Nel 1962, durante la terza stagione della serie, Maharis contrasse l’epatite e dovette saltare diversi episodi a causa del ricovero. Questo evento personale dell’attore influenzò anche la trama della serie, in cui si spiegava che Buz si trovava in un ospedale di Cleveland a combattere contro un “eco-virus”, mentre Tod aveva un nuovo compagno di viaggio, Lincoln Case, interpretato da Glenn Corbett.
Nonostante il suo ritorno sul set, Maharis ebbe una ricaduta e dovette affrontare gravi problemi di salute. Ci vollero più di due anni prima che potesse tornare a lavorare regolarmente, come ha raccontato l’attore in un’intervista del 2007. Nel 1962, Maharis fu nominato agli Emmy per la sua interpretazione in “Route 66”.
Oltre al successo televisivo, Maharis recitò anche in diversi film, tra cui “Ragazze sotto zero” (1964), “La doppia vita di Sylvia West” (1965), “Stazione 3: top secret” (1965) diretto da John Sturges, “L’uomo che uccise il suo carnefice” (1967), “Cominciò per gioco…” (1967), “Non uccidevano mai la domenica” (1969) e “Bruciatelo vivo!” (1969). La sua ultima apparizione cinematografica fu nel film “Doppelganger” (1993) con Drew Barrymore.
La morte di George Maharis rappresenta la scomparsa di un talentuoso attore che ha lasciato il segno nella storia della televisione americana con il suo ruolo indimenticabile in “Route 66”. La sua interpretazione di Buz Murdock continuerà a essere ricordata dagli appass