Dal 2018 nei ristoranti McDonald’s statunitensi saranno disponibili anche i nuovi Quarter Pounders, gli hamburger di manzo fresco fatti sul momento. Gustosi e genuini hanno un piccolo difetto: la loro preparazione richiederà più tempo. Soltanto un minuto per fortuna, grazie ai passi in avanti compiuti dall’azienda per velocizzare il processo. Si accompagneranno a quelli tradizionali, congelati e precotti, il prodotto di punta che il colosso della ristorazione serve da decenni a milioni di clienti in tutto il mondo.
La novità sottende un notevole miglioramento qualitativo e farà felici sia molti clienti esistenti, sia le persone che fino a ieri storcevano il naso di fronte ai piatti da fast food. Questa mossa potrebbe pertanto segnare il rilancio del gruppo che negli ultimi anni sta perdendo colpi e denaro un po’ ovunque, ma al tempo stesso rappresenta un rischio da non sottovalutare.
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Nei pochi ristoranti che hanno iniziato a servire i nuovi hamburger non sono mancate già le lamentele da parte dei clienti. Il motivo? Non vogliono saperne di aspettare 60 secondi più del solito per avere un Quarter Pounders. Diversi hanno già fatto sapere al locale di riferimento che a queste condizioni preferiscono dire addio a Mac e mangiare altrove.
McDonald’s deve quindi stare attenta a gestire questa scelta innovativa, date le conseguenze negative che potrebbero derivarne. Oggi non può permettersi di perdere ulteriori clienti, soprattutto nei “Mc Drive”, a cui deve il 70% del proprio fatturato. Qui il tempo di attesa medio è peggiorato nel tempo, figuriamoci cosa accadrebbe se dal 2018 lievitasse di un altro minuto. Secondo QSR Magazine nel 2016 è stato di 208,16 secondi, il 25% più lento rispetto al 2006.
Negli ultimi 5 anni la catena ha avuto 500 milioni di ordini in meno, nonostante l’impegno profuso per migliorare il servizio offerto, snellire il menu e velocizzare i tempi di preparazione dei cibi in cucina.
A bocciarla adesso ci si (ri)mette anche l’indagine 2017 sull’indice di soddisfazione del cliente americano, condotta attraverso la somministrazione di oltre 5.500 interviste. McDonald’s è risultata ultima, e per la terza volta consecutiva, tra le principali catene di fast food. Ha riportato un punteggio di soddisfazione di appena 69 su 100, ben 10 punti inferiore alla media di tutte le altre.
I numeri giocano contro, ma dal canto suo McDonald’s sembra essere tranquilla e molti analisti di mercato sono dalla sua parte. L’azienda è convinta che al leggero rallentamento del servizio farà da contraltare la maggiore preferenza accordata dai clienti alla carne fresca, che molti agognavano da sempre.
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Difficile resistere ai nuovi hamburger, che saranno più invitanti e saporiti, stando alle anticipazioni fornite dai dirigenti della catena. Anche tanti franchising McDonald’s sono soddisfatti della scelta e la supportano, sicuri che il nuovo prodotto regalerà una migliore percezione del marchio. Tempistica a parte, i primi riscontri ottenuti dai clienti fanno ben sperare.
Alcuni store manager dei ristoranti di Dallas hanno dichiarato all’agenzia Reuters che i nuovi Quarter Pounders con carne fresca sono molto graditi dai clienti, tanto che hanno già incrementato le vendite dal 20 al 50% rispetto agli hamburger tradizionali. Se la tendenza è questa e si confermerà l’anno prossimo, McDonald’s avrà un’ottima occasione per rilanciare il brand a livello mondiale, offrendo un prodotto più genuino e attento alla salute delle persone.