Alessandro Impagnatiello in carcere rischia l’incolumità o addirittura la vita. Ma questo non gli ha impedito di avanzare una assurda richiesta, stroncata però dallo psichiatra Paolo Crepet. È questo ciò che sta accadendo all’assassino di Giulia Tramontano, la donna trovata senza vita dopo essere stata uccisa a coltellate dal suo compagno mentre era incinta di sette mesi. La drammatica vicenda ha commosso e indignato tutta Italia. Ed evidentemente, da quanto si apprende, non è stata presa particolarmente bene nemmeno dagli altri detenuti del carcere di San Vittore a Milano. È noto infatti che uccidere un bambino non è un atto troppo apprezzato dai carcerati. Per questo l’ormai ex barman è stato trasferito nel reparto dei detenuti a rischio. Ed è proprio da lì che arriva la richiesta rispedita in malo modo al mittente da Crepet.
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Paolo Crepet stronca Alessandro Impagnatiello
Alessandro Impagnatiello ha chiesto infatti di poter vedere il figlio di sei anni, nato da una precedente relazione rispetto a quella stretta con la sua vittima Giulia Tramontano. Ma Paolo Crepet, intervistato da La Stampa, si dice totalmente contrario a questa ipotesi. “Quel bambino che ha già l’età per capire un ragionamento, va innanzitutto tutelato. – spiega lo psichiatra – E lo si può tutelare soltanto raccontandogli tutta, dico tutta, la verità. Ovvero che suo padre ha ucciso la sua compagna e il suo fratellino, perché di questo si tratta”.
Secondo Paolo Crepet, Alessandro Impagnatiello chiede di vedere il figlio “con tutta probabilità perché si tratta di una strategia, magari concordata con i suoi legali. Inoltre, dato che questo soggetto ha trascorso la vita a manipolare qualsiasi cosa, potrebbe pensare che chiedere di incontrare il figlio sia una mossa che gli restituisce un’immagine seppur residua di umanità”, sospetta lo psichiatra.
Inoltre, Paolo Crepet è convinto ci sia stata premeditazione da parte di Alessandro Impagnatiello. “Lo provano i comportamenti, la freddezza, l’assenza di pentimento, il fatto di essere corso subito dall’altra donna. Di base c’è un solo sentimento che ha armato la sua mano: l’indifferenza, l’insensibilità”, conclude così la sua analisi.
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