Un bambino di quattro anni è morto all’improvviso mentre giocava. Si è accasciato a terra e da quel momento non ha più dato segni di vita. La tragedia è avvenuta il 2 giugno scorso in una casa-famiglia di Roma. A fare notizia è il fatto che il piccolo si fosse ammalato di scarlattina e il giorno prima fosse stato portato dalla madre al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I da cui però era stato dimesso. Ora i genitori accusano i medici.
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Bambino morto a Roma: dimesso dall’ospedale con la scarlattina
La procura di Roma ha dunque deciso di aprire un’indagine per capire se la tragedia del bambino morto all’improvviso potesse essere evitata. I magistrati hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo e hanno conferito l’incarico a un medico legale per comprendere le cause del decesso del piccolo. Bisognerà accertare se la scarlattina sia stata la causa di morte. E, di conseguenza, se ci siano responsabilità da parte dell’ospedale.
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Da quanto si apprende, il bambino ora morto comincia a sentirsi male giovedì 1 giugno. Il piccolo accusa febbre e nausea. La mamma con la quale vive in una casa-famiglia decide quindi di recarsi in ospedale per farlo visitare. I medici capiscono subito che ha contratto la scarlattina, spiegano alla donna cosa fare, le prescrivono dei farmaci da acquistare in farmacia e dimettono suo figlio.
A quel punto la donna non si reca subito in farmacia, ma torna nella casa-famiglia visto che si sposta soltanto con i mezzi pubblici. Chiede ad un parente di andare lui ad acquistare i farmaci, ma quest’ultimo risponde che non glieli porterà prima della mattina successiva. Il bambino intanto il 2 giugno sembra stare meglio. Ma proprio quando il parente arriva a portare le medicine, il piccolo si accascia. Morto di colpo. Ora bisognerà capire se si tratti di un caso di malasanità, oppure se la piccola vittima avesse una malformazione congenita aggravata dalla scarlattina. Il medico legale consegnerà la sua relazione tra 60 giorni.
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