La tranquilla città di Annecy in Francia è stata scossa da un attacco a coltello che ha seminato terrore in un parco giochi affacciato sul pittoresco lago. Quattro bambini di età inferiore ai tre anni sono rimasti gravemente feriti quando un uomo siriano richiedente asilo li ha brutalmente aggrediti. Insieme a loro, tre dei quali sono gravi, anche un uomo anziano.
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La scena nel parco di Annecy è durata solo pochi minuti, ma il tempo sufficiente a scatenare un ondata di panico tra le famiglie che si erano riunite per trascorrere un tranquillo pomeriggio. “Quando ho visto gente correre da tutte le parti, pensavo fosse un gioco. Poi, quando ho incrociato mamme con i passeggini terrorizzate, ho capito”, ha raccontato Anthony, un testimone della scena che si trovava nel parco per fare jogging, durante un’intervista a BfmTv. “L’evento è stato orribile, una scena incredibile”, ha continuato Anthony, sottolineando che l’aggressore, identificato come un richiedente asilo siriano, non ha proferito una parola durante l’attacco.
Tentata strage di bambini col coltello nel parco giochi di Annecy
L’uomo non si è limitato ai bambini, alcuni dei quali si trovavano nei loro passeggini, ma ha ferito anche due adulti, tra cui un nonno che ha cercato di fermarlo. Dopo un tentativo di fuga, l’aggressore è stato fermato e arrestato dalle forze dell’ordine presenti nel parco, che sono state costrette a sparargli alle gambe per fermare la sua fuga. La premier Elisabeth Borne e il Ministro dell’Interno Gérald Darmanin sono in viaggio per Annecy, mentre l’Assemblea Nazionale ha osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime dell’attacco.
L’aggressore, descritto come un uomo che indossava un turbante, non aveva precedenti penali. Non ha fatto alcuna rivendicazione durante o dopo l’attacco e le autorità non hanno ancora rilasciato informazioni sulle possibili motivazioni del suo atto. L’indagine non è ancora stata ufficialmente affidata alla procura antiterrorismo. L’incidente ha riportato alla mente di molti il tragico attentato avvenuto in una scuola ebraica di Tolosa nel 2012, in cui furono uccisi tre bambini. Questa nuova tragedia ricorda che la minaccia della violenza può presentarsi anche nei luoghi e nei momenti più inaspettati.
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