Guido Bodrato, politico e dirigente storico della Democrazia Cristiana, ci ha lasciati all’età di 90 anni. La notizia è stata resa nota attraverso il suo account social: “Guido ci ha lasciati ieri sera per unirsi alla sua amata Irma. Fino all’ultimo lo ha sostenuto una invincibile passione politica, a difesa della Costituzione e della rappresentanza democratica del Parlamento. Che il suo esempio ci conduca. Una preghiera”, si legge nel post.
Nato a Genova nel 1933, Bodrato fu una figura vicina a Benigno Zaccagnini durante il suo periodo di guida della DC. Fu deputato per sette legislature consecutive, dal 1968 al 1994, dimostrandosi una presenza costante e determinante nella vita politica italiana.
La sua carriera politica fu costellata di importanti incarichi: fu Ministro della Pubblica Istruzione, del Bilancio e dell’Industria. Nel corso degli anni si fece apprezzare per la sua integrità e il suo impegno incessante in favore della democrazia e del rispetto della Costituzione.
Dopo la fine della Prima Repubblica, Bodrato si distanziò dal mondo politico, pur mantenendo sempre un atteggiamento critico nei confronti della figura di Silvio Berlusconi. La sua ferma opposizione al Cavaliere fu testimoniata in un’intervista rilasciata a Repubblica, nella quale dichiarò: “L’ho combattuto. E più volte l’ho anche incontrato. Un giorno mi arrivò un pacco con venti libri della Mondadori e dentro un suo biglietto: ‘Al più leale dei miei avversari'”.
Nonostante si fosse ritirato dalla vita pubblica, Bodrato continuò ad essere una voce ascoltata e rispettata nel panorama politico italiano, molto attivo su Twitter fino all’ultimo. Proprio su questo canale sono subito apparsi messaggi di cordoglio da parte di importanti figure politiche, tra cui Enrico Letta, che ha scritto: “Mi inchino di fronte ad un grande maestro di buona politica. Generazioni intere di cattolici democratici si sono formate e si formeranno ancora seguendo il suo esempio, condividendo il suo pensiero e il suo europeismo profondo. La sobrietà del vivere e del parlare. Grazie Guido”.
Il dolore per la sua scomparsa è stato espresso anche da Pierluigi Castagnetti: “Il vuoto di Irma è risultato troppo pesante, anche per una personalità forte come la sua. E, adesso, il vuoto lo sentiremo noi suoi fratelli minori. Ci mancherà la sua intelligenza politica, la sua determinazione, la sua luce nei momenti più cupi e difficili. ‘Andate avanti!'”.