Dopo Los Angeles e Madrid, torna il Festival Made in Italy che premia le web serie internazionali. Quest’anno sono previste tante novità tra cui workshop, concorsi e premi. E un nuovo mediapartner: business.it
Il Festival è nato dalla passione e dalla lungimiranza di Janet De Nardis, che ha visto in questo progetto un nuovo modo per far emergere ciò che era già palese agli occhi delle nuove generazioni: il grande successo delle web series.
Oramai è facile imbattersi nelle serie 2.0, soprattutto navigando sui social network: video di Casa Surace, Geppo Show o Frax si trovano cliccati e condivisi da migliaia di visualizzazioni ogni giorno.
Il valore aggiunto di queste serie, che spesso e volentieri utilizzano un approccio ironico e scherzoso, è la qualità: ottimi attori, sceneggiature incalzanti e discrete messe in scena regalano al pubblico digitale piccoli minifilm, confezionati in tutto e per tutto come le commedie brillanti che siamo soliti guardare sul grande schermo.
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Roma Web Fest: la formula di un successo
Oltre 15mila visitatori hanno presenziato all’evento durante la scorsa edizione, mentre le visualizzazioni sul sito www.romawebfest.it hanno superato i 6 milioni.
Il successo del festival è stato confermato anche da un pubblico più che mai eterogeneo per fasce d’età e interessi. Qual’è dunque la formula dello straordinario risultato? La stessa che presuppone lo scopo del progetto: supportare, presentare, proporre, selezionare e incoraggiare il web come canale distributivo e produttivo. Perché il Roma Web Fest nasce e cresce proprio come incubatore di contenuti che sfrutta la fruizione innovativa delle ultime tecniche di storytelling attraverso la rete.
Oggi possiamo accedere ad un’offerta trasversale, che offre diversi prodotti di genere su differenti piattaforme, come Vimeo e YouTube. “Inizialmente il Roma Web Fest ha avuto la sua consacrazione a luogo di elezione della creatività che nasce dal web, grazie all’entusiasmo dei principali filmmaker e youtuber che sposarono l’iniziativa, – afferma soddisfatta la Dott.ssa Janet De Nardis, che continua: – “oggi finalmente esistono dei modelli di business legati alle webseries e ogni periodo vede la nascita di un nuovo ambito di sviluppo per le storie seriali web native come con “Il caso Regeni” che ci introduce nel mondo del giornalismo d’inchiesta narrato attraverso questa moderna forma di racconto. Inoltre” – conclude De Nardis, – “educare all’uso del web e spiegare i meccanismi è fondamentale per evitare che si trascenda in un utilizzo sbagliato che a volte sconfina nel cyberbullismo”.
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Le novità della V edizione
L’edizione 2017 ha in serbo tante novità. Il Roma Web Fest non è solo un evento, ma offre bandi di gara, workshop, incontri, insomma: è una festa delle nuove tendenze videodigitali, “la vetrina patinata per contenuti indipendenti” che rappresenta uno spazio mediatico dove scambiarsi idee e progetti. L’era Netflix ha, infatti, un bisogno costante di nuovi contenuti. Questi possono arrivare solo da filmmaker e autori che hanno eletto il web a canale preferenziale nel quale esporre le proprie opere.
Per questo il Roma Web Fest propone bandi di concorso mirati e volti a far conoscere nuovi talenti. I bandi sono quattro:
-Bando web serie e prodotti webnativi
-Bando RWF Università e Scuole
-Bando RWF Fashion Film
-Bando Movieland (promosso dalla Lazio Film Commission)
Per partecipare basta accedere al sito, cliccare sul bando prescelto e seguirne le modalità. Il Roma Web Fest fa la parte di una vera e propria “fiera mercato”, che cerca di spostare i propri talenti dal dispersivo mondo del web verso la vera industria cinematografica. In particolare, tende a favorire il contatto tra questi ultimi e i grandi nomi della distribuzione cinematografica italiana e internazionale.
business.it seguirà l’evento aggiornandovi in anteprima su tutte le novità dell’edizione 2017. Stay tuned!