La tranquilla città di Firenze è stata gettata nell’ombra dalla scomparsa di una bambina di cinque anni, Kataleya Mia Alvarez. La piccola Kataleya è andata dispersa sabato mattina nella zona di Novoli. Non ci sono più state sue notizie da quel pomeriggio, scatenando un’operazione di ricerca di vasta portata per la città. La famiglia Alvarez risiede in un ex hotel occupato, ora casa per molte famiglie, e gli investigatori, aiutati dalle unità cinofile, hanno condotto ricerche in tutto l’edificio, che presenta molti ingressi e uscite.
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Kataleya è di origini peruviane e viveva con la sua famiglia nell’ex hotel Astor a Firenze. Sabato mattina, mentre la madre Kathrina lavorava come commessa in un supermercato del centro, Kataleya si trovava nell’edificio. Intorno alle 15:30, è scattato l’allarme: Kataleya era sparita.
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Secondo le prime ricostruzioni, Kataleya stava giocando con altri bambini quando, dopo una lite con un’altra bambina, sarebbe rientrata in casa. Tuttavia, quando la madre è tornata a casa dal lavoro, la piccola non c’era. Kathrina ha cercato invano la figlia prima di presentare denuncia ai carabinieri.
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Il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano del comando provinciale di Firenze ha dichiarato: “Indaghiamo in tutte le direzioni e tutte le ipotesi sono aperte, anche il rapimento”. Nonostante due perquisizioni dell’edificio, non ci sono tracce di Kataleya. Kathrina non crede che sua figlia possa essersi allontanata volontariamente e ha espresso la sua preoccupazione che qualcuno possa aver rapito Kataleya, dichiarando: “Ho dai ai carabinieri chi può averla presa”.
Il generale dei carabinieri Gabriele Vitagliano del comando provinciale di Firenze ha dichiarato: “Indaghiamo in tutte le direzioni e tutte le ipotesi sono aperte, anche il rapimento”. Nonostante due perquisizioni dell’edificio, non ci sono tracce di Kataleya. Kathrina non crede che sua figlia possa essersi allontanata volontariamente e ha espresso la sua preoccupazione che qualcuno possa aver rapito Kataleya, dichiarando: “Ho dai ai carabinieri chi può averla presa”.
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La bambina era vestita con una maglietta bianca e pantaloni viola. Le ricerche si sono concentrate nelle zone di via Maragliano, via Boccherini e via Monteverdi. Kathrina ha seguito le ricerche in strada, accompagnata da connazionali della comunità peruviana a Firenze.
Il frastuono dell’edificio occupato, tuttavia, ha creato tensioni tra gli inquilini, incluso un recente incidente in cui la famiglia Alvarez è stata aggredita da altri residenti armati di coltelli. Gli investigatori stanno cercando di determinare se questo incidente possa essere collegato alla scomparsa di Kataleya.
Un’amica della famiglia ha riferito che Kataleya era rimasta in casa con lo zio prima di uscire a giocare nel cortile. Le telecamere di sicurezza mostrano Kataleya entrare nel cortile, ma non ne registrano l’uscita, suggerendo che possa ancora essere all’interno dell’edificio. Le singole stanze dell’ex hotel ora servono come appartamenti per le famiglie che vi abitano.
Nonostante gli sforzi delle squadre di ricerca, non ci sono ancora notizie di Kataleya. Le ricerche si sono estese anche al fiume Mugnone e al parco delle Cascine, con l’ausilio di unità cinofile e sommozzatori. La prefettura di Firenze ha emesso un appello pubblico per segnalazioni che potrebbero aiutare a localizzare la bambina.
La comunità peruviana di Firenze, a cui appartiene la famiglia Alvarez, è stata particolarmente coinvolta nella ricerca. Gli appelli per informazioni si sono diffusi sui social media e via WhatsApp, con molti membri della comunità che offrono il loro supporto
Kathrina Alvarez, la madre di Kataleya, è rimasta visibilmente scossa e disperata. “Non so cosa pensare… aiutatemi a ritrovarla”, ha supplicato, seduta sul marciapiede martedì mattina, ripetendo nel suo pianto “Dov’è, dov’è la mia bambina?”.
Mentre la ricerca continua, le speranze rimangono alte. La prefettura di Firenze ha esortato chiunque abbia informazioni a mettersi in contatto con le autorità. Nel frattempo, i carabinieri hanno continuato a bussare a tutte le porte dell’ex hotel, nonostante non tutte siano state aperte.
La scomparsa di Kataleya ha scosso profondamente la comunità fiorentina e la preoccupazione per il suo benessere continua a crescere. La famiglia, gli amici e la comunità di Kataleya premono per un esito positivo in questa situazione angosciante.
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