Per l’Italia è tempo di industria 4.0. Proprio le start up italiane, infatti, sembrano rappresentare un vero e proprio volando verso il futuro del settore industriale e H-farm ha deciso di puntare su di esse per dare forma ad un ciclo cosiddetto di incubazione. Le start up protagoniste di questo esperimento sono quattro e il loro compito sarà quello di dare forma ad un percorso concreto di digitalizzazione della produzione. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di scoprire quali saranno le aziende protagoniste di questa sperimentazione.
Industria 4.0: il ruolo delle start up italiane nel programma di sperimentazione
A seguito della collaborazione con Cisco, H-farm ha deciso di spingere l’acceleratore in fatto di industria 4.0 ed ha voluto fortemente che ben 4 start up italiane fossero protagoniste di questo percorso. L’obettivo è quello di riuscire a dare forma a realtà a carattere imprenditoriale con un potenziale tecnologico particolarmente elevato, in grado, quindi, di portare il mondo delle imprese verso un nuovo modo di produrre. Quello dell’industria 4.0 è un mercato in continua espansione che, stando alle stime, già nel prossimo periodo potrebbe raggiungere un giro d’affari di circa 900 miliardi di dollari. Alle start up italiane coinvolte, pertanto, spetta il difficile e, allo stesso tempo, ambizioso compito di individuare soluzioni in grado di rivoluzionare il modo di fare industria.
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Le start up coinvolte nel programma promosso da H-farm
Tra le start up che entreranno a far parte di questo programma volto all’implementazione su larga scala del modello di industria 4.0 c’è ThinkIN, una giovane azienda del Trentino che ha il merito di aver creato una particolare tecnologia basata sul cosiddetto Internet of things che ha la capacità di tenere sotto costante controllo le attività di ogni genere di macchina all’interno di un’industria. In buona sostanza, si tratta di un particolare sistema attraverso il quale vengono effettuati un tracciamento ed una localizzazione al fine di individuare eventuali malfunzionamenti, mettendo l’azienda in condizione di intervenire in maniera tempestiva. Inoltre, grazie a questo particolare sistema viene garantita anche la sicurezza dei dipendenti. La Techmass, una start up veneta, invece ha dato forma ad un tablet in grado di controllare ogni genere di macchinario attraverso un sistema che indica in real time ogni genere di necessità o malfunzionamento. Un’altra start up degna di nota è anche Ecosteer alla quale va il merito di aver dato forma ad un’applicazione capace di organizzare ogni genere di dato e di metterlo a servizio dell’azienda.
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L’Italia nel mondo: innovazione tecnologica di bandiera al servizio del progresso
Senza alcun dubbio, ancora una volta l’Italia ha dato prova di avere tutte le carte in regola per trainare il settore dell’industria verso nuove frontiere ancora tutte da scoprire. Quello dell’industria 4.0 è un settore in espansione che nel prossimo futuro si trasformerà in uno strumento a dir poco cruciale per tutti coloro che hanno intenzione di fare business ottimizzando le risorse e ottenendo sempre più guadagni attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. In questo percorso tanto ambizioso quanto lungimirante, le menti italiane stanno giocando un ruolo molto importante e ne è prova il coinvolgimento delle start up di bandiera nel percorso promosso da H-farm. A questo punto, non resta altro da fare che attendere i primi risultati della sperimentazione e vedere quali saranno le applicazioni pratiche di cui, già nel breve periodo, potranno beneficiare le industrie di tutto il mondo.
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