L’incidente stradale avvenuto qualche giorno fa a Roma, nel quartiere di Casal Paolcco, dove ha perso la vita un bambino di soli cinque anni, ha lasciato il segno nell’opinione pubblica italiana che è ancora scossa. Ora sono in molti nel governo Meloni a proporre nuove leggi sia contro gli youtuber che contro chi provoca gravi incidenti al volante. Nel dibattito entra a gamba tesa anche Matteo Salvini. Ma la proposta avanzata dal ministro delle Infrastrutture sui limiti di velocità sta già creando un mare di polemiche, visto che a qualcuno sembra un po’ schizofrenica.
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Limiti di velocità: la proposta di Salvini
“Sono convinto che su alcune tratte italiane a tasso di incidentalità prossimo allo zero, in alcuni orari, laddove ci sono tre, quattro o addirittura cinque corsie un superamento controllato degli attuali 130 chilometri orari come negli altri Paesi europei possa essere preso in considerazione”. È questa la proposta sui limiti di velocità fatta dal ministro dei Trasporti Salvini nel corso di un’intervista a Radio 24.
Ma, a parte la questione dell’innalzamento dei limiti di velocità su alcuni tratti autostradali, il leader della Lega e vicepremier del governo Meloni ha anche altre idee in mente. “Intanto quel che porto prevede il ritiro definitivo della patente per i recidivi che creano danni guidando ubriachi e sanzioni più severe per guida con il telefonino. Ma anche per i neo patentati l’impossibilità di guidare per i tre anni auto di grossa cilindrata”, annuncia infatti Salvini.
Infine, lo stesso Matteo Salvini torna sull’incidente di Casal Palocco. “Quei cinque che in Lamborghini hanno tolto la vita a un bimbo devono essere perseguiti per quello che la norma prevede. – precisa il ministro – Però non occorre linciare preventivamente gli youtuber e quelli che usano i social. Usare i social in macchina per fare i cretini va sanzionato con le norme che ci sono. L’importante non criminalizzare gli youtuber e gli influencer a prescindere. Ci sono anche messaggi di educazione stradale”, conclude.
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