Momenti concitati e attimi di tensione in Regione Lombardia. Succede proprio nel giorno della commemorazione in onore del defunto Silvio Berlusconi. Protagonista della fastidiosa vicenda è Vittorio Feltri. Il giornalista è stato eletto in Consiglio regionale lombardo nelle file di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. Feltri rischia di litigare pesantemente con il capogruppo del M5S Nicola Di Marco. Ma ecco cosa è successo.
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Vittorio Feltri litiga col grillino Di Marco in Regione Lombardia
Nella mattinata di martedì 20 giugno, Vittorio Feltri partecipa al Consiglio regionale della Lombardia dove si ricorda Silvio Berlusconi. Ad un certo punto il giornalista si reca alla buvette per prendere da bere. Va alla cassa, paga il dovuto e, mentre la barista è impegnata a prendere le monete per dargli il resto, Feltri le dice di tenerlo. Lei però non capisce. E allora lui alza il tono della voce: “Ho detto di tenersi il resto”. Ed è a questo punto che interviene Di Marco.
Il capogruppo del M5S al Consiglio regionale della Lombardia giudica infatti scortese il tono utilizzato da Vittorio Feltri. Dà del “cafone” al collega e si rivolge alla barista per chiederle scusa di quel comportamento. Feltri non si rende immediatamente conto di quanto sta accadendo. Ma pochi minuti dopo viene avvertito da alcuni giornalisti presenti e decide così di replicare a modo suo.
“Non ho sentito niente e non me ne frega niente, non so neanche chi sia questo pirla, non lo conosco. – sbotta Vittorio Feltri – Se uno si agita perché voglio lasciare la mancia, allora mi sembra un coglione. Ho alzato la voce perché non capiva. Già che è del Movimento 5 Stelle non mi fa troppa simpatia, se poi avessi sentito che mi ha dato del cafone gli avrei dato un cazzotto in bocca, avrei reagito”, conclude.
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