Marco Mengoni con il dente avvelenato contro i giudici dal palco del concerto di Padova. Ma cosa è successo di così grave da indurre il vincitore di Sanremo a scagliarsi contro i magistrati della città veneta? Il riferimento di Mengoni è alla decisione presa qualche giorno fa dalla procura di Padova di impugnare 33 atti di nascita registrati dal sindaco Sergio Giordani dal 2017 a oggi, allo scopo di riconoscere ai figli delle coppie omogenitoriali gli stessi diritti degli altri. Decisione che non va proprio giù all’artista.
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“Le notifiche dell’impugnazione arriveranno a tutte le 33 coppie per le quali abbiamo chiesto al Comune, ad aprile, gli atti anagrafici. – spiega all’Ansa la Procuratrice di Padova facente funzioni, Valeria Sanzari – Ci sono tempi tecnici di assegnazione agli uffici e quindi non è possibile dire a quante famiglie sia già stata notificata l’impugnazione. Io sono tenuta a far rispettare la legge e con l’attuale normativa non posso fare altro”. Questa la decisione dei giudici che fa indignare Marco Mengoni.
Marco Mengoni contro i giudici di Padova
I giudici di Padova ritengono infatti che sia “illegittimo l’atto di nascita con due mamme”. Tra i casi all’esame del Tribunale anche quello di una coppia di donne gay che si è vista notificare un atto giudiziario con il quale il Procuratore chiede al Tribunale la rettifica dell’atto di nascita della bambina della coppia (registrato il 30 agosto 2017). Attraverso la “cancellazione” del nome della madre non biologica, e la “rettifica” del cognome attribuito alla figlia, tramite cancellazione di quello della “seconda mamma”.
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Una iniziativa che manda su tutte le furie Marco Mengoni. “Amore e proibizione non sono parole che vanno troppo d’accordo. – così l’artista si scaglia contro i giudici dal palco – Non possono convivere perché non c’è proibizione o limitazione in amore. E oggi, dato che siamo a Padova, vorrei aggiungere un’altra cosa. Una cosa che dovrebbe essere proibita è poter decidere cosa sia una famiglia e decidere sui bambini”, conclude suscitando l’ovazione dei suoi fan.
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