Una maxi operazione è stata avviata per ritrovare Kataleya, la bambina di 5 anni scomparsa misteriosamente a Firenze. A 11 giorni dalla sua sparizione, la Procura di Firenze ha deciso di acquisire i filmati di tutte le telecamere della città, lanciando così un’azione su vasta scala, probabilmente una delle più imponenti mai viste in Italia.
Firenze, una delle città più video sorvegliate del Paese, con circa 1.500 telecamere sparse sul territorio, si prepara a diventare il centro di un’indagine meticolosa e approfondita. I giorni cruciali su cui si concentrerà l’attenzione saranno sabato 10 e domenica 11, il periodo nel quale si sono perse le tracce della piccola Kataleya.
Il mistero inizia nel pomeriggio di sabato, in un ex hotel Astor, situato all’angolo tra via Maragliano e via Boccherini. Le telecamere di sorveglianza puntate sulla struttura non hanno fornito elementi particolarmente utili, pertanto l’indagine si estenderà su una zona più ampia.
Gli inquirenti hanno ricostruito con precisione il periodo in cui Kataleya è sparita. Inizialmente si credeva che la bambina fosse scomparsa nel giro di pochi minuti, ma un’analisi più dettagliata ha allungato il lasso di tempo, che ora si stima in circa 1 ora e 45 minuti.
Dalle riprese della telecamera esterna dell’hotel, Kataleya è stata vista l’ultima volta alle 15:01 di sabato, davanti a uno degli ingressi dell’hotel. Alle 15:12-15:13, la bambina è nuovamente inquadrata mentre sale e poi riscende le scale dell’hotel, per dirigersi nel cortile. La madre, Kathrina, non era presente in quel momento, era al lavoro.
Al suo ritorno dal lavoro alle 15:45, Kathrina non incrocia la figlia e crede che sia a giocare con il fratello maggiore. Passa almeno un’ora prima che inizi a cercare Kataleya, senza ricevere risposta.
Il panico cresce quando Kathrina non riesce a trovare la figlia né al primo piano dell’hotel, né nel cortile. L’allarme scatta solo molto tempo dopo il suo ritorno dal lavoro, allungando così il periodo di tempo in cui i malviventi avrebbero potuto agire per nascondere o portare via la bambina.
Più tardi, disperata, la madre discute con un’amica che vive nella stessa struttura e contatta un’altra amica fuori città. Alle 20:00 circa, stampano i primi volantini delle ricerche, con l’immagine di Kataleya e la scritta in pennarello rosso: “Scomparsa bambina vestita di rosa”. Mezz’ora dopo, la madre si rivolge ai carabinieri e chiede aiuto.
Un dettaglio curioso emerge da quel volantino: viene indicato che la bambina è scomparsa in via Monteverdi, un dettaglio che genera dubbi dato che l’Astor è situato in un altro incrocio. Potrebbe trattarsi di un semplice errore, ma in via Monteverdi si trova il cancello di una corte, separata dal cortile dell’Astor solo da un muretto. Questa possibile via di fuga non è stata esclusa dagli investigatori.
La domanda sorge spontanea: perché la sera della sparizione viene indicata proprio quella via, apparentemente sbagliata, nel volantino? Alcune persone vicine alla madre di Kataleya hanno dichiarato che per loro via Monteverdi era comunque considerata vicino all’albergo.
Ad oggi, quindi, la ricerca di Kataleya continua, e le autorità stanno lavorando senza sosta per risolvere questo caso complesso e angosciante. L’obiettivo è chiarire le circostanze della sparizione della bambina e, si spera, ritrovarla al più presto. Le indagini sono in corso e l’intera città di Firenze rimane in attesa di notizie.