Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si presenta nell’aula della Camera per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Ue. Il premier critica l’atteggiamento della Banca centrale europea, visto che il presidente Christine Lagarde ieri ha anticipato la decisione di incrementare ulteriormente i tassi d’interesse. Ma la Meloni decide di prendere tempo anche su un tema divisivo come l’approvazione del Mes.
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L’intervento alla Camera di Giorgia Meloni prima del Consiglio Ue
“L’inflazione è tornata a colpire l’economia, è un’odiosa tassa occulta a carico soprattutto dei meno abbienti. – così Giorgia Meloni alla Camera alla vigilia del Consiglio Ue – È giusto combatterla con decisione. Ma la semplicistica ricetta dell’aumento dei tassi intrapresa dalla Bce non appare agli occhi di molti la strada più corretta. L’aumento dei prezzi non è figlio di un’economia che cresce troppo velocemente, ma di fattori endogeni, primo tra tutti la crisi energetica. Non si può non considerare il rischio che l’aumento costante dei tassi sia una cura più dannosa della malattia”, punta il dito contro la Lagarde.
Secondo Giorgia Meloni sarebbe invece più producente concentrarsi sulle cause specifiche che scatenano l’inflazione, “proseguendo su misure di contenimento dei prezzi di energia e materie prime”. Questo il suo parere da condividere con gli altri membri del Consiglio Ue. “Lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza: non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il Mes. – attacca ancora il premier sul Mes – L’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del Patto di stabilità, il completamento dell’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo, su come si faccia a difendere l’interesse nazionale”.
Giorgia Meloni rivendica infine un’immagine dell’Italia all’estero che definisce “solida, credibile, affidabile”. Con un Paese “forte delle sue ragioni e interessi, della sua tradizione che ha un ruolo di dialogo. Lo dico con orgoglio pensando a tanti che preconizzavano un’Italia a guida centrodestra isolata a livello internazionale. I risultati smentiscono i pronostici”, conclude. Ora l’attesa è tutta per l’esito del Consiglio Ue.
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