Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno messo le manette ai polsi di due cittadini romeni, sotto accusa per l’omicidio volontario in concorso di Alessandro Castellaccio, un uomo di 41 anni che ha perso la vita dopo aver lottato per cinque giorni contro le ferite provocate da una violenta aggressione.
La vicenda risale al 18 giugno scorso. Castellaccio fu vittima di un’aggressione brutale nel centro storico di Tivoli, al pomeriggio, davanti al bar frequentato abitualmente. Circondato dai suoi aggressori, l’uomo è stato colpito a pugni e, caduto a terra privo di sensi, è stato ripetutamente preso a calci al viso, “come se uno degli aggressori stesse tirando a un pallone”. Alcuni dei presenti hanno cercato di proteggere Castellaccio, frapponendosi tra lui e i suoi assalitori.
All’arrivo della pattuglia dei Carabinieri, i responsabili si erano già allontanati. Castellaccio fu trasportato in fretta all’ospedale Policlinico Umberto I, in coma farmacologico, per un’emorragia cerebrale. Nonostante l’impegno dei medici, è deceduto una settimana dopo.
Numerose sono state le testimonianze raccolte dai Carabinieri che, assieme alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo del delitto, hanno condotto all’identificazione dei presunti responsabili.
Il Vescovo di Tivoli e di Palestrina ha commentato con dolore la tragica scomparsa di Castellaccio: “Auspico che simili episodi non abbiano più a ripetersi nella nostra Tivoli che, purtroppo, ultimamente, non è nuova a essere teatro di simili riprovevoli azioni. Auspico innanzitutto che la giustizia faccia il proprio corso e che ai colpevoli di tale efferato crimine vengano applicate giuste pene”.
Intanto, su Facebook, è nato un gruppo in memoria dello sfortunato “Sceriffo”, così come era conosciuto Castellaccio tra gli amici: “Niente e nessuno potrà riportarti indietro, senza di te tutti si sentiranno soli, ci mancheranno i tuoi sorrisi, la tua generosità. La tua assenza sarà dura da sopportare per tutte le persone che ti hanno conosciuto, sei volato in cielo e l’unica cosa che possiamo fare è continuare a viverti portandoti nel cuore dei nostri ricordi”.
Gli amici e la comunità di Tivoli chiedono che sia fatta giustizia per Alessandro, la cui vita è stata spezzata in modo così crudele e insensato. Mentre i due sospettati sono ora nelle mani della giustizia, il ricordo di Alessandro continua a vivere nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e amato.
Le indagini sono ancora in corso, nonostante l’arresto dei due cittadini romeni, i Carabinieri continuano a lavorare per fare luce su ogni dettaglio dell’accaduto. L’impegno delle forze dell’ordine e la collaborazione dei testimoni hanno dimostrato che la comunità di Tivoli non rimarrà in silenzio di fronte a tale violenza.
Un silenzio che “Lo Sceriffo” non avrebbe mai tollerato. Gli amici e la famiglia di Castellaccio continuano a ricordarlo attraverso il gruppo Facebook ‘Giustizia per Alessandro Castellaccio’, come un uomo generoso che si dedicava agli altri con un sorriso sempre pronto. La sua assenza è una ferita che non potrà mai guarire completamente, ma la speranza è che il ricordo del suo spirito e della sua gioia di vivere possano aiutare a lenire il dolore.
La città di Tivoli è sotto shock, ma grazie alla determinazione della giustizia e al sostegno della comunità, si spera che verrà fatta luce su questo tragico evento e che la famiglia e gli amici di Alessandro possano trovare un po’ di pace nel vedere giustizia fatta.
Dunque, il cordoglio per la tragica scomparsa di Castellaccio si mescola alla ferma volontà di vedere la giustizia trionfare. Nel frattempo, Tivoli dice addio ad Alessandro, un uomo che rimarrà per sempre nel cuore di quanti l’hanno conosciuto, un eroe silenzioso della quotidianità, vittima di un atto di violenza incomprensibile e inaccettabile.