Nella notte tra martedì 4 e mercoledì 5 luglio si è abbattuto su Milano un nubifragio di fortissima intensità che ha creato enormi disagi e qualche danno. È la seconda notte di seguito che si verifica un fenomeno di questo tipo. Secondo il meteorologo Gussoni “in tre ore è caduta più acqua di quanto accade normalmente nelle prime due settimane di luglio”. Sul capoluogo lombardo sono caduti chicchi di grandine grossi come noci che hanno imbiancato la città.
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Nubifragio a Milano: chicchi di grandine giganteschi
La seconda notte consecutiva di Milano sotto a un nubifragio si è conclusa dunque dopo ore di piogge torrenziali, tuoni, fulmini e chicchi di grandine di dimensioni fuori dal comune. Dopo la tempesta le vie della città sono apparse imbiancate come dopo una nevicata. I fulmini si sono scatenati intorno alle 2 del mattino. Seguiti da piogge fortissime che hanno allagato diverse zone del capoluogo lombardo.
Ad essere colpiti in modo particolare dagli allagamenti provocati dal nubifragio sono stati i quartieri di Isola-Maggiolina, Città Studi e Navigli. Secondo quanto riporta il Centro meteorologico lombardo, sarebbero caduti circa 37mm di pioggia. Gli interventi dei Vigili del Fuoco di Milano sono stati circa una ventina.
Ma, oltre alla città di Milano, il nubifragio con enormi chicchi di grandine si è scatenato anche nel Basso Varesotto e nell’hinterland occidentale del capoluogo lombardo. A Castano Primo, ad esempio, in meno di un’ora sono caduti 163mm di pioggia. Ad Arconate invece sono stati segnalati allagamenti in strada e nelle cantine. Dalla furia della tempesta non è stata risparmiata nemmeno la zona di Lecco dove, lungo la Strada provinciale 67 a Tremenico, un automobilista è rimasto bloccato da due frane. A Dervio, infine, il fiume Varrone in piena ha travolto un camion e una ruspa.
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