Mario Di Ferro, accompagnato dal suo avvocato, Claudio Gallina, è apparso davanti al giudice Antonella Consiglio al Palazzo di Giustizia, ottenendo il permesso di lasciare gli arresti domiciliari per partecipare all’interrogatorio di garanzia. Di Ferro ha trascorso un’ora nell’aula, rispondendo alle domande della giudice delle indagini preliminari.
Al termine dell’interrogatorio, l’avvocato Gallina ha rilasciato una dichiarazione che ha gettato nuova luce sul caso. “Il mio cliente ha ammesso le sue responsabilità,” ha detto l’avvocato. “Ha confessato di aver ceduto sostanza stupefacente ad amici di vecchia data.”
Uno di questi amici, ha rivelato Gallina, era Gianfranco Miccichè. Secondo l’avvocato, Di Ferro riceveva denaro dai suoi amici e, a sua volta, acquistava la droga per loro. Tuttavia, Gallina ha sottolineato che Di Ferro ha insistito sul fatto che non aveva tratto alcun guadagno da questi scambi. “Ha spiegato di non aver mai guadagnato nulla,” ha riferito l’avvocato.
Le rivelazioni di Gallina confermano quanto detto il giorno precedente da Miccichè, ex presidente dell’Ars, durante il suo interrogatorio di tre ore in procura. Miccichè aveva ammesso di aver ricevuto droga da Di Ferro, ma aveva tenuto a precisare che Di Ferro era un amico, non uno spacciatore.
Queste ammissioni aprono un nuovo capitolo nell’inchiesta, mentre la procura continua le indagini per fare luce su tutti gli aspetti del caso. Resta da vedere quali ulteriori sviluppi potranno emergere nelle prossime settimane, e quale sarà l’effetto di queste rivelazioni sull’opinione pubblica.