Rainews contro le censure del direttore. I giornalisti di Rainews sono sempre più esasperati a causa dell’impatto delle imposizioni e delle censure del direttore Paolo Petrecca sulla loro libertà editoriale e sulle loro analisi dei fatti. Petrecca è noto per essere il primo esponente del gruppo politico di Giorgia Meloni a occupare la posizione di direttore di una testata della Rai. Avrebbe adottato alcune misure che potrebbero minare l’integrità delle notizie e l’affidabilità del servizio pubblico. Una delle sue ultime decisioni ha creato una protesta. Altroché forbici, proprio il machete per amputare una notizia sulla presunta violenza sessuale del figlio del senatore La Russa. Accompagnata dalle dichiarazioni a difesa della ministra Roccella e dalle contestazioni sulla striscia televisiva di Filippo Facci.
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Scandali di governo, i giornalisti di Rainews contro le censure del loro direttore
I giornalisti di Rainews contro le censure del loro direttore. L’autrice del pezzo su La Russa jr “ha deciso di ritirare la firma” perché, denuncia il Cdr, “il testo è stato stravolto rispetto alla versione da lei scritta (dal testo sono stati eliminati ampi stralci di quanto accaduto)”. “Secondo quanto riferito dalla line alla collega, le modifiche, che consistevano nel togliere i riferimenti alle polemiche, sarebbero state richieste dal direttore con la motivazione che non si trattava ‘di una notizia‘”, prosegue il comunicato. “Posizione ovviamente inaccettabile”. Il Cdr ha chiesto a Petrecca di motivare la sua decisione, “ma il direttore ha preferito scrivere alla collega e non rispondere al Cdr, manifestando, ancora una volta, il disprezzo per le regole sindacali”. Come se si trattasse di una questione personale e non della violazione di un diritto fondamentale: quello dei cittadini ad avere “una informazione libera e completa”, specie nei Tg del servizio pubblico.
Il Cdr di Rainews in rivolta. Il comunicato
“Con l’occasione il Cdr ha voluto segnalare, ancora una volta, l‘assoluto sbilanciamento degli ospiti in diverse trasmissioni. Clamoroso il caso della rassegna stampa di sabato sera (la registrazione e a disposizione di tutti) nel corso della quale lo stesso conduttore ha espressamente preso posizione sullo scontro governo-magistratura”. “È bastato che il guardasigilli Nordio annunciasse i capisaldi della riforma che sono scoppiate due nuove vicende: quella di Delmastro e quella di Santanché. Sottotraccia, anche il caso che riguarda il figlio del presidente del Senato”. “Se dovesse proseguire l’atteggiamento di mancate risposte da parte del direttore, porteremo la questione in azienda e valuteremo se informare la Commissione di Vigilanza”, conclude il Cdr. Il M5S ha intenzione di chiedere spiegazioni proprio a Petrecca, atteso in audizione davanti alla Bicamerale di controllo sulla Rai.
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