I telecronisti della Rai Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi sono nei guai. A denunciare l’episodio inaccettabile di cui si sarebbero resi protagonisti i due giornalisti sono stati alcuni telespettatori dei Mondiali di nuoto che si stanno svolgendo in questi giorni a Fukuoka, in Giappone. Leonarduzzi e Mazzucchi, convinti di avere il microfono spento, si sarebbero abbandonati a commenti sessisti, razzisti e body shaming durante la telecronaca della finale della gara del trampolino femminile sincronizzato. Leonarduzzi però, intervistato da Repubblica, non ci pensa proprio a scusarsi. Anzi, si difende con parole rabbiose.
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Mondiali di nuoto, il telecronista Rai Leonarduzzi non si scusa
Tra le frasi incriminate ascoltate in diretta durante i Mondiali di nuoto e udite da alcuni telespettatori ci sono: “Fuma bene, fuma sano, fuma pakistano”. E poi, ancora: “Le olandesi sono grosse”. “Come la nostra Vittorioso” (riferimento alla tuffatrice italiana Giulia Vittorioso ndr). “Tanto a letto sono tutte alte uguali”, è il commento di Leonarduzzi e Mazzucchi. Poco dopo arrivano altri commenti sessisti. “Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…”, “La si tocca?”, “La si pizzica”, ironizzano i due telecronisti Rai. “Si La Do”, proseguono, “È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre, Si La Do”.
“Dovevo andare in onda alle 8.30 italiane, le 15.30 in Giappone. – si giustifica così Leonarduzzi su Repubblica – Quando mi sono collegato con la regia mi hanno detto: ‘No, non sei in onda perché c’è il Tg2’. In quei minuti di pausa ho tolto la cuffia e mi sono messo a scherzare con i colleghi. Non sapevo che il microfono di RaiPlay fosse aperto”.
Su quanto detto ieri durante la telecronaca dei Mondiali di nuoto, Leonarduzzi ritiene di non doversi scusare, se non con la Rai “per la montagna di m… che qualcuno ha pensato di rovesciargli addosso. E non ho mai detto che le donne a letto sono tutte uguali: le registrazioni mi daranno ragione. Posso convenire che la barzelletta fosse di dubbio gusto, ma vivaddio certe cose si possono ancora dire. E poi ho trasformato il nome dell’azzurro Riccardo Giovannini in ‘Liccaldo’ per dire che il suo tuffo era all’altezza dei maestri cinesi. Era un complimento. Mi sembrano accuse costruite”, conclude.
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