In un cambio di programma che ha suscitato sorpresa, la Premier Giorgia Meloni ha deciso di non partecipare alla tradizionale fiaccolata serale in via D’Amelio, evento storico della Destra, per commemorare Paolo Borsellino. Al suo posto, ha scelto di assistere a una cerimonia ufficiale nella primissima mattinata alla Caserma Lungaro, assumendo una posizione più istituzionale.
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Questo riallineamento del programma di Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia (FdI), ha spiazzato molti dei suoi stessi esponenti. Sebbene la Premier abbia affermato a Pompei che “Non sono mai mancata alle commemorazioni di Paolo Borsellino”, ha scelto di non prendere parte all’evento della Destra.
Questa scelta è stata motivata, tra l’altro, dal potenziale rischio di contestazioni durante il corteo di Meloni. Negli ultimi giorni, infatti, si è discusso in prefettura e in questura di tale eventualità, in un clima reso teso dalle dichiarazioni del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, favorevole all’abolizione del concorso esterno.
Nonostante le parole rassicuranti di Meloni, che ha affermato che “l’argomento non è fra le nostre priorità”, l’atmosfera è rimasta tesa. Prima della fiaccolata di Destra, si terrà un altro corteo, indetto dall’Arci e da altre associazioni non riconducibili al partito di governo, che partirà dall’albero Falcone. A questo evento parteciperà anche Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso da Cosa Nostra, che ha invitato pubblicamente la Premier a prendere le distanze dal suo ministro.
Meloni, comunque, sarà presente alla cerimonia commemorativa delle 8.45 alla Caserma Lungaro, dove depositerà una corona di alloro all’interno dell’ufficio scorte. Successivamente, dovrebbe partecipare a un comitato per l’ordine e la sicurezza. Questo programma, più istituzionale, rappresenta una scelta più sicura nel contesto attuale. Nonostante le tensioni, l’omaggio di Meloni a Borsellino è rimasto immutato.