La morte di Andrea Purgatori si sta portando dietro una lunga scia di polemiche e misteri, tanto che la famiglia del giornalista ha deciso di denunciare per omicidio colposo i medici che lo hanno avuto in cura. Probabilmente Purgatori ha ricevuto cure sbagliate contro il tumore al polmone che gli era stato diagnosticato nell’aprile scorso. Ma sarà l’inchiesta a stabilire la verità giudiziaria. Intanto il collega Vittorio Feltri punta il dito proprio contro i medici e rivela un aneddoto agghiacciante: anche lui qualche tempo fa ha rischiato di fare la stessa fine.
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La rivelazione di Vittorio Feltri su Andrea Purgatori
“I medici hanno ammazzato Purgatori con il quale ho lavorato anni al Corriere. Sono scandalizzato. Morire a causa di terapie assurde è inaccettabile”, twitta Vittorio Feltri senza peli sulla lingua. Poi, su Libero, rivela di aver avuto un cancro nel marzo del 2022 che lo ha poi costretto per motivi di salute a lasciare il seggio al consiglio comunale di Milano. Feltri afferma di aver vissuto una situazione “abbastanza simile” a quella di Andrea Purgatori quando con una tac gli era stato diagnosticato un tumore alla mammella e i medici gli consigliarono di sottoporsi ad una operazione chirurgica.
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L’operazione dura mezz’ora e sembra avere esito positivo. Tanto che Vittorio Feltri il giorno stesso va a lavorare a Libero. Poi però un oncologo gli consiglia una radioterapia. Lo stesso trattamento subito da Andrea Purgatori. “Tre giorni dopo ero talmente in forma che non stavo in piedi neanche per scommessa. – Ricorda il giornalista – Un paio di volte caddi a terra come un salame. Stavo da cani. Quando alle radioterapie mi distrussero completamente. Persi i sensi in due occasioni. A quel punto venni ricoverato in clinica. Diagnosi: emplema”.
I medici hanno ammazzato Purgatori con il quale ho lavorato anni al Corriere. Sono scandalizzato. Morire a causa di terapie assurde è inaccettabile.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) July 22, 2023
“Avevo il polmone sinistro pieno di pus”, prosegue Vittorio Feltri che ringrazia il professor Andrea Gori, fratello del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che gli “salvò la pellaccia”. “Se è vero che la salute di Andrea Purgatori è precipitata dopo le terapie soprattutto radiologiche, probabilmente a ucciderlo è stata l’infiammazione al polmone. Infatti risulta che al cervello non avesse metastasi. Insomma, vorrei dire che a volte le cure date a capocchia sono peggiori della malattia, ammesso che ci sia”, conclude.
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