Alain Elkann riesce nell’impresa di fare arrabbiare tutti: a destra, a sinistra e al centro. Il padre dell’editore di Repubblica, John Elkann, ha pensato bene di farsi pubblicare un editoriale sul ‘suo’ giornale. “Sul treno per Foggia con giovani Lanzichenecchi”, questo il titolo del pezzo scelto dal quotidiano una volta diretto da Eugenio Scalfari. Si tratta di un concentrato di pensiero radical-chic da far accapponare la pelle persino agli storici frequentatori di Capalbio. E allora insorgono sia la redazione di Repubblica che il leader del M5S Giuseppe Conte.
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Il racconto di Alain Elkann sul treno per Foggia
“Non sapevo che per andare da Roma a Foggia si dovesse passare da Caserta e poi da Benevento. Pensavo di avere sbagliato treno, ma invece è così. – questo è solo uno dei discussi passaggi del pezzo di Alain Elkann – Seduto accanto a me c’era un ragazzo che avrà avuto 16 o 17 anni. T-shirt bianca con una scritta colorata, pantaloncini corti neri, scarpe da ginnastica di marca Nike, capelli biondi tagliati corti, uno zainetto verde. E l’I-Phone con cuffia per ascoltare musica. Gli altri giovani avevano tutti o le braccia o le gambe e il collo con tatuaggi piuttosto grandi. Nessuno portava l’orologio. Io indossavo, malgrado il caldo, un vestito molto stazzonato di lino blu e una camicia leggera. Avevo una cartella di cuoio marrone dalla quale ho estratto i giornali: il Financial Times del weekend, New York Times e Robinson, il supplemento culturale di Repubblica”.
“Care colleghe e cari colleghi, questa mattina la redazione ha letto con grande perplessità un racconto pubblicato sulle pagine della Cultura del nostro giornale, a firma del padre dell’editore. – questo il comunicato del comitato di redazione di Repubblica contro Alain Elkann – Considerata la missione storica che si è data Repubblica sin dal primo editoriale di Eugenio Scalfari, missione confermata anche ultimamente nel nuovo piano editoriale dove si parla di un giornale ‘identitario’ vicino ai diritti dei più deboli, e forti anche delle reazioni raccolte e ricevute dalle colleghe e dai colleghi, ci dissociamo dai contenuti classisti contenuti nello scritto. Per i quali peraltro siamo oggetto di una valanga di commenti critici sui social che dequalificano il lavoro di tutte e tutti noi, imperniato su passione, impegno e uno sforzo di umiltà”.
La reazione di Conte contro Elkann
“Oggi Alain Elkann ci racconta il ‘dramma’ personale che è stato costretto ad affrontare, viaggiando sulla tratta ferroviaria sul treno Roma-Foggia. – attacca invece Conte – Questa sofferta testimonianza è ospitata nelle pagine di Repubblica, che un tempo avrebbe dedicato quello stesso spazio al disagio vissuto dai comuni pendolari o anche dai nostri giovani che rischiano di perdere la speranza di un futuro migliore. Una domanda per Elkann: ma lei in che mondo vive? Ce lo chiediamo seriamente. La vulgata corrente è che certa sinistra si sia ormai chiusa nel fortino della ztl. Ma qui siamo davvero molto oltre… Un consiglio non richiesto: la prossima volta, gentile dott. Elkann, non guardi questi ragazzi dall’alto in basso”, conclude l’ex premier.
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