Randy Meisner, cantante, bassista e co-fondatore del gruppo rock americano The Eagles, è morto all’età di 77 anni. La causa del decesso, avvenuto la notte del 26 luglio, è stata una complicazione dovuta a broncopneumopatia cronica ostruttiva. La notizia è stata resa nota attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul sito della band.
Meisner, figura di spicco nel panorama rock degli anni ’70, era noto per la sua impressionante estensione vocale, evidenziata in particolare nel brano ‘Take It to the Limit’, come ricordato nel comunicato degli Eagles. Il gruppo, fondato a Los Angeles nel 1971 insieme a Glenn Frey, Don Henley e Bernie Leadon, ha segnato un’era, dando vita a successi indimenticabili come “Take it easy” del 1971 e “Hotel California” del 1976.
Quest’ultimo brano, inserito nell’album omonimo, è stato riconosciuto dalla rivista Rolling Stone come uno dei 500 migliori album di tutti i tempi, sottolineando l’importanza e l’influenza di Meisner nel panorama musicale.
Dopo aver lasciato gli Eagles nel 1977 a causa di disaccordi e problemi legati alla droga, Meisner intraprese una carriera da solista, riscuotendo un notevole successo con il singolo “Hearts on Fire” del 1981. Prima di entrare negli Eagles, Meisner era stato membro della band Poco.
Il musicista ha vissuto un periodo di grande sofferenza nel 2016, quando sua moglie Lana Rae Meisner morì accidentalmente a causa di un incidente con un fucile nella loro casa di Los Angeles.
Oggi, gli Eagles, composti da Henley, B. Schmit, Vince Gill, Joe Walsh e Deacon Frey, sono in procinto di intraprendere il loro tour d’addio, “The Long Goodbye”, dopo oltre mezzo secolo di carriera. La morte di Meisner segna la fine di un’era per la band, ma il suo contributo indimenticabile alla musica vivrà per sempre.