Nella tarda serata di ieri, un vasto incendio è divampato all’interno di una discarica abusiva di rifiuti a Roma, più precisamente nella zona di via di Ponte Mammolo, periferia est della capitale. L’incendio, che ha avuto luogo nei pressi del civico 61, ha colpito non solo cumuli di rifiuti, ma ha anche distrutto diverse baracche, alimentando le fiamme e rendendo ancor più difficile il lavoro dei soccorritori.
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Quest’area di Roma, adiacente alla riserva naturale della Valle dell’Aniene, è ora avvolta da una coltre di fumo e da un’aria irrespirabile, come lamentano i residenti attraverso i social network. Il fuoco ha infatti incendiato una vasta gamma di materiali, spargendo nell’aria una serie di composti potenzialmente nocivi.
Attualmente, sei squadre dei vigili del fuoco stanno lavorando incessantemente sul posto, utilizzando autobotti e carro schiuma per tentare di contenere le fiamme e limitare i danni. Allo stesso tempo, diversi enti stanno collaborando per gestire al meglio l’emergenza.
Sul posto sono infatti presenti il Nucleo GOS VVF (Gruppo Operativo Speciale Movimento Terra), la Polizia di Stato, i Carabinieri, il 118 e l’Arpa Lazio. Quest’ultima entità, in particolare, sta monitorando la qualità dell’aria, e si attende con ansia il risultato delle sue analisi.
La città di Roma, da diversi giorni, è teatro di un’emergenza incendi in più discariche. Lo scorso 29 luglio, un deposito di rifiuti a Ciampino è andato a fuoco, interessando un’area di ben 20mila metri quadri. Questi eventi alimentano preoccupazioni sempre più pressanti riguardo alla gestione dei rifiuti nella capitale italiana e sollevano questioni urgenti sulla sicurezza e la salute dei suoi residenti.