Bandiera rossa sventola sul litorale nord della capitale. E stavolta non è il mare mosso a tener lontani i bagnanti, ma un’improvvisa invasione di meduse che ha caratterizzato le ultime due settimane. Da Santa Marinella a Fregene, i bagnanti sono stati costretti ad abbandonare le acque a causa della Pelagia noctiluca, una specie di medusa particolarmente urticante.
I malcapitati che hanno avuto contatti con i tentacoli di queste meduse hanno subito le conseguenze delle loro punture. Nonostante non siano letali, le loro bruciature possono rovinare una giornata al mare. Queste meduse posseggono tentacoli sottili e lunghi, che possono raggiungere i 4 metri di lunghezza, rendendo difficile identificarli nelle acque e evitare contatti.
Stranamente, la presenza di queste meduse si verifica principalmente a metà giornata e in un periodo insolito. Come riportato da Leggo, le “fioriture” di meduse sono più comuni in primavera e autunno. Leonardo Tunesi, responsabile dell’area per la tutela della biodiversità marina dell’Ispra, ha spiegato che queste meduse fanno parte del plancton e vengono trasportate dalle correnti marine.
In un contesto in cui il Mediterraneo sembra subire variazioni notevoli – con temperature elevate e invasioni da “specie aliene” – la presenza delle meduse diventa un altro campanello d’allarme.
Tunesi, intervistato da Leggo, ha anche fornito preziosi consigli su come agire in caso di contatto con queste meduse. Suggerisce di applicare immediatamente un oggetto caldo sulla zona colpita, come una pietra esposta al sole, per neutralizzare il veleno. E’ fondamentale agire rapidamente per evitare danni ai tessuti e cicatrici permanenti, evitando anche l’uso di pomate cortisoniche.
Per ora, bagnanti e addetti ai lavori sono in allerta, sperando che la situazione possa rientrare nel più breve tempo possibile.