Michela Murgia, la dedica dei figli per la sua morte. Ieri sera, il 10 agosto, nella notte di San Lorenzo, Michela Murgia è venuta a mancare mentre le stelle cadevano. Dopo una lunga battaglia contro il carcinoma ai reni in quarto stadio, un tumore troppo avanzato per l’operazione. Le rimanevano pochi mesi di vita, ma ha scelto di viverli appieno, perché come aveva detto: “Non voglio combattere contro il mio corpo. So già come si concluderà.” Ha preferito sfruttare al massimo il tempo rimanente per realizzare tutto ciò che desiderava e anche di più. Nonostante non abbia avuto figli biologici, ha chiamato i quattro uomini che ha adottato e aiutato a crescere “figli dell’anima”. Questi uomini, Raphael Luis, Francesco Leone, Michele Anghileri e Alessandro Giammei, hanno intrapreso percorsi di carriera diversi e hanno affrontato passati difficili. Essere parte della queer family di Michela Murgia ha insegnato loro l’importanza dell’amore oltre le etichette.
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Morte di Michela Murgia, la dedica dei figli
La dedica dei figli per la morte di Michela Murgia. Il più grande di loro è Raphael Luis, 35 anni, che è stato il primo a farla diventare “mamma”. Michela Murgia ha condiviso: “A nove anni, Raphael mi ha preso la mano nella stessa serata in cui l’ho visto per la prima volta e mi ha detto: ‘Non voglio che tu te ne vada mai più‘. Non c’era alcuna ragione per assecondarlo, dato che non mi piacciono nemmeno i bambini, ma ho esitato e ho guardato Claudia (ndr. la madre biologica di Raphael), che ho conosciuto quella stessa sera. Non ho mai rimpianto la decisione presa in quell’istante di scambio di sguardi.”
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Francesco Leone è un cantante lirico, Michele Anghileri è un attivista e Alessandro Giammei è un docente all’Università di Yale. Anche se si sa poco delle loro vite personali, il legame con Michela Murgia era profondo, come dimostra il loro post di addio. Francesco Leone ha pubblicato una foto per ricordare la madre scomparsa, Michela Murgia, e ha scritto: “Camminiamo verso altre notti insonni a raccontarci i segreti, a immaginare nuovi orizzonti, a prendere cura delle persone che amiamo. Benvenuta nella nostra nuova vita. Bentornata a casa, Shalafi amin.” Alessandro Giammei ha scritto semplicemente: “Ciao bella,” accompagnando le parole con una foto che li ritrae in un momento di felicità.
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