Allarme West Nile, la zanzara che porta il virus dall’Egitto. Quarta vittima in Italia. Un pensionato di 82 anni, residente a Borgolavezzaro nella Bassa Novarese, è diventato la quarta vittima dell’anno in Italia colpita dal virus del West Nile. L’uomo è deceduto nel reparto malattie infettive dell’Ospedale Maggiore di Novara a causa di un shock anafilattico causato dalla puntura di una zanzara della specie Culex. I primi sintomi sono emersi verso il 30 luglio e includevano tremori, senso di smarrimento e malessere generale. I medici dell’Ospedale di Novara hanno poi confermato la diagnosi. Nonostante i trattamenti, le sue condizioni sono peggiorate progressivamente, portandolo alla morte. Nel corso di quest’anno, altre tre vittime sono state segnalate tra le regioni Emilia Romagna e Lombardia.
>>>>>Ex assessore friulano ucciso dalla puntura di un calabrone
Allarme West Nile, quarta vittima in Italia
Cresce l’allarme West Nile, quarta vittima del virus in Italia. Nell’ultima settimana, il quadro epidemiologico sembra essersi aggravato con un aumento evidente dei casi di West Nile. Dal maggio iniziato, l’Istituto Superiore di Sanità ha registrato 94 casi. Tuttavia, il bollettino del 10 agosto ha mostrato 55 casi, quindi sono praticamente raddoppiati nell’arco degli ultimi 7 giorni. I casi si sono verificati in 41 province italiane, distribuite su otto regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tra le segnalazioni, 52 casi sono stati classificati come forme neuro-invasive (9 in Piemonte, 12 in Lombardia, 6 in Veneto, 23 in Emilia-Romagna e 1 in Puglia), 1 caso è stato importato dall’Ungheria, 26 sono stati individuati nei donatori di sangue (4 in Piemonte, 17 in Lombardia, 1 in Veneto, 4 in Emilia-Romagna), e 16 sono casi di febbre (2 in Piemonte, 5 in Lombardia, 7 in Veneto, 1 in Emilia-Romagna e 1 in Sardegna).
Il West Nile è un arbovirus appartenente alla famiglia Flaviviridae e al genere Flavivirus. È responsabile di infezioni che possono essere asintomatiche, simil-influenzali o neurologiche. Il periodo di incubazione varia da 2 a 14 giorni dalla puntura della zanzara infetta e può arrivare fino a 21 giorni per individui con deficit del sistema immunitario. La malattia non si trasmette attraverso il contatto con persone infette. Nel 60-80% dei casi, l’infezione è asintomatica. Nel 20-40% dei casi si manifesta come febbre da virus West Nile, caratterizzata da sintomi simil-influenzali come febbre, dolori muscolari, mal di testa, ingrossamento dei linfonodi e occasionalmente eruzioni cutanee non pruriginose. La forma più grave, che colpisce meno dell’1% dei casi, provoca malattie neurologiche. Questa forma neuro-invasiva ha un tasso di mortalità del 5-10% e può causare meningite, encefalite, paralisi flaccida, debolezza muscolare, disturbi della vista, convulsioni e coma.
Come prevenire la puntura di West Nile
Per prevenire le punture di zanzara, è importante utilizzare repellenti, indossare abiti che coprano braccia e gambe quando si è all’aperto nelle ore serali e notturne, evitare campi e giardini erbosi, installare zanzariere alle finestre e rimuovere l’acqua stagnante nei sottovasi. Nonostante l’aumento delle infezioni, i numeri attuali sono ancora inferiori rispetto al 2022, quando sono stati registrati oltre 500 casi. Durante l’estate 2022, ci sono stati 295 casi di West Nile nella forma neuro-invasiva, 194 pazienti con febbre e 37 decessi.
Leggi anche: Strage di Cuneo, arrestato il killer.