Una voce iconica della musica italiana si è spenta: Toto Cutugno, il cantautore amato in tutto il mondo, è morto oggi all’età di 80 anni. Ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano, la triste notizia della sua scomparsa è stata comunicata dal suo manager, Danilo Mancuso, che ha confermato il declino del cantante a seguito di una lunga malattia.
Il 1983 è un anno indimenticabile per i fan di Cutugno: sale sul palco di Sanremo e con la sua chitarra in mano, in giacca e cravatta salmone, canta “Lasciatemi cantare…”, ottenendo una fama mondiale. Nonostante il brano si fosse piazzato quinto a Sanremo, è diventato uno dei più amati oltre confine, in particolare in Russia.
Nato a Fosdinovo, Cutugno crebbe a La Spezia. Le sue radici musicali risalgono all’infanzia, grazie al padre, sottufficiale della marina e trombettista in una banda, che lo ha introdotto alla musica. Dai tamburi alla fisarmonica, la passione di Toto era chiara sin dai primi anni.
La sua carriera è stata costellata di successi e collaborazioni prestigiose. Dopo aver fatto parte di vari gruppi, il suo debutto a Sanremo con gli Albatros lo vide classificarsi al terzo posto con “Volo AZ504”. Da lì, la sua carriera solista ha preso il volo, portandolo a collaborare con giganti della musica come Johnny Hallyday, Dalida e Adriano Celentano.
La perdita di Toto Cutugno è un duro colpo per l’industria musicale italiana e per i fan di tutto il mondo. La sua eredità, tuttavia, vive nelle canzoni che hanno segnato generazioni e che continueranno a risuonare per molti anni a venire.