La Gallura, una delle perle d’Italia, ha recentemente ospitato una scena che ha suscitato non poco scalpore. Immaginatevi un buffet di dolci disposto accanto a una piscina e una ragazza in costume da bagno ricoperta di cioccolato, stesa come un oggetto tra i pasticcini. Una scena che avrebbe potuto appartenere a un film d’epoca o a una rappresentazione artistica di cattivo gusto, ma che invece è stata presentata come una reale offerta di un hotel, il Voi Colonna Hotel di Golfo Aranci.
Il manager milanese che ha assistito a tale spettacolo ha fatto ciò che ogni cittadino attivo e consapevole farebbe: ha denunciato, usando la propria voce e piattaforma per far risuonare un messaggio. Sul suo profilo Linkedin, ha messo in luce la rappresentazione del “corpo femminile come oggetto”, un simbolo potente e purtroppo ancora troppo attuale del modo in cui la società vede le donne.
In un’epoca in cui si lotta per l’uguaglianza di genere e per il rispetto dei diritti delle donne, come può una catena alberghiera permettere che simili rappresentazioni abbiano luogo nelle proprie strutture? È davvero sconcertante, soprattutto pensando a come tali messaggi possano influenzare le generazioni più giovani, come la figlia del manager che ha assistito a tale scena. La giovane ragazza ha espresso il suo disgusto, segno che la consapevolezza non manca nelle nuove generazioni, ma serve un ambiente che la sostenga e la incoraggi.
Voi Hotels ha prontamente risposto con delle scuse pubbliche, un gesto che, seppur necessario, non sembra sufficiente. Usare termini come “sentirsi offeso” riduce l’entità dell’incidente a una questione soggettiva, quasi a sminuire la gravità della rappresentazione offensiva e degradante di una donna. Non si tratta di un “sentire” personale, ma di una manifestazione reale di come la donna viene ancora vista e rappresentata.
Questo episodio, seppur sgradevole, ha offerto una possibilità di riflessione e discussione su come le donne vengono rappresentate e percepite nella società. È essenziale che tali discussioni continuino ad emergere, affinché si possa andare verso un futuro dove le donne non sono più viste come oggetti, ma come individui dotati di dignità, diritti e valore.