Abbiamo sempre pensato che l’auto elettrica fosse 100% ecologica. Prestazioni simili a quelle a benzina, economica nelle ricariche senza carburante ma, soprattutto, non inquina.
Questo è il valore aggiunto, l’eccellenza che la contraddistingue dagli altri veicoli e per cui viene scelta dai migliori difensori dell’ambiente e dell’ecosostenibilità.
Nel corso degli anni è stata sistematicamente messa da parte. Poco performante, era la scusa, ma in realtà i costi di produzioni, la velocità massima a cui arrivava e le problematiche sulla ricarica della batteria incidevano non poco sul risultato commerciale.
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Il successo dell’auto elettrica
Negli ultimi dieci anni la consapevolezza che possiamo fare la nostra parte in un mondo ecosostenibile passa anche dal comprare auto elettriche. Costi sempre minori e grandi prestazioni hanno permesso alle auto elettriche e ibride di sfondare il mercato con prodotti come Nissan Leaf, Tesla Model S, Renault Zoe, Citroën C-Zero e BMW i3.
Le basse emissioni hanno garantito il prezzo del biglietto su veicoli a zero inquinamento: alta potenza e nessun senso di colpa.
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L’auto elettrica inquina oppure no?
Ma è proprio così? Le auto elettriche non inquinano? A confutare questa certezza ci pensa uno studio dell’ Environmental Research Institute di Stoccolma, pubblicato lo scorso maggio 2017. Questa ricerca analizza il ciclo di vita delle grandi batterie agli ioni: proprio quelle utilizzate per essere incorporate nelle e-car. Dallo studio in questione emerge che produrre queste batterie genera enormi quantità di CO2 nell’atmosfera, per cui il gioco non vale la candela. Il problema si evince dai dati: l’esempio concreto proviene dalle auto elettriche considerate come Nissan Leaf e Tesla Model S. Per essere prodotte, le loro batterie immettono nell’aria rispettivamente 5,3 tonnellate di CO2 per quella della Nissan e 17,5 per quella della Tesla.
Riportate ai dati d’inquinamento di un auto a benzina, quest’ultima dovrebbe percorrere circa 154.000 km per inquinare alla stessa quantità. Dove sta dunque la convenienza per l’ambiente e per chi le acquista?
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L’e-car vince sempre
Se la produzione di batterie è così inquinante, come possono le auto elettriche essere tanto vantaggiose? Lo studio redatto dalle svedesi Lisbeth Dahllöf e Mia Romare afferma che la metà delle emissioni nocive proviene dalla lavorazione dei materiali grezzi utilizzati e, per il 20%, dalle attività minerarie. Stabilito ciò, il problema sta alla radice, ovvero: sono immissioni indirette quelle che inquinano.
E se il tessuto industriale spostasse l’acquisizione verso fonti rinnovabili sarebbe un bene per la nostra Terra, anche per la produzione delle automobili a benzina. Infatti, siccome già produrre benzina richiede energia, quella indiretta va poi sommata a quella prodotta nella combustione. Ed è qui che l’auto elettrica ha la meglio: produce sì emissioni nel processo produttivo delle batterie, ma non in quello della combustione. Di fatto non c’è.
L’elettrico vince soprattutto perché la corsa all’ecosostenibilità è, oggi, sempre più veloce. E si iniziano a produrre auto elettriche sempre più piccole, ma comunque performanti, sia nel modello sia nel costo.