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Open to meraviglia, Santanchè sotto inchiesta

La Corte dei conti indaga sul Ministero del Turismo per Open to meraviglia. Aperto un fascicolo d’indagine per la scomparsa della campagna “Open to meraviglia”, quella che usava la Venere di Botticelli come “influencer”. Sommersa dalle critiche, la campagna è costata 140 mila euro. Mentre ci si chiede che fine abbia fatto e perché sia scomparsa proprio nel periodo migliore per essere usata, si fa largo l’ipotesi del danno erariale.
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La campagna “Open to meraviglia” con Venere influencer

Indagine della Corte dei conti sul Ministero del Turismo per Open to meraviglia

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Aperto un fascicolo d’indagine della Corte dei conti sul Ministero del Turismo per Open to meraviglia. Il procuratore regionale del Lazio per la Corte dei conti, Pio Silvestri, avvierà un’istruttoria per capire cos’è successo. L’indagine non muove né dall’esposto del Codacons del maggio scorso, né dalla richiesta di chiarimenti per danno erariale firmata dal deputato di +Europa, Riccardo Magi. Si tratta di un’iniziativa autonoma della procura sulla base di notizie emerse sulla stampa. Interpellato da Repubblica pochi giorni fa, il ministero guidato da Daniela Santanchè ha confermato lo stop della campagna. Le motivazioni addotte riguardano la necessità di “far atterrare le campagne sul portale italia.it”, rassicurando sul fatto che la Venere influencer sarebbe presto ritornata. Ma il punto è che questa campagna andava eventualmente lanciata prima. L’istruttoria andrà avanti per fare chiarezza.

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