La Venere-influencer lanciata dall’ex Ministra del Turismo, Daniela Santanché, è al centro di una nuova polemica che ha acceso i riflettori sulle spese sostenute dallo Stato italiano. Si scopre che il costo reale dell’iniziativa è ben superiore ai 130mila euro precedentemente ipotizzati. Parliamo di una spesa che si aggira intorno ai 540mila euro, escludendo l’IVA.
L’operazione “Open to meraviglia” doveva rilanciare l’immagine del turismo italiano. Tuttavia, la Venere digitale è inspiegabilmente scomparsa dai social media per oltre due mesi in piena stagione turistica, dal 27 giugno fino alla recente riapparizione seguita dalla notizia dell’indagine avviata dalla Procura regionale del Lazio.
Gli incarichi e i costi emergono dai documenti tra il Ministero del Turismo e Palazzo Chigi. La società di comunicazione Armando Testa Spa ha ricevuto due commissioni dirette per importi vicini al limite di 140mila euro previsto per le gare europee. Questa circostanza ha permesso di evitare una gara pubblica, un dettaglio che non mancherà di alimentare ulteriori dubbi sulla trasparenza dell’intera operazione.
In particolare, le ragioni delle commissioni dirette destano curiosità. Il contratto dell’Enit ha come motivazione la creazione di un’identità di marca e di una campagna per il “brand Italia”, mentre quello di Palazzo Chigi riguardava un video promozionale. Tutto ciò con scadenza 19/04/2024, un termine che solleva ulteriori interrogativi data la pausa delle attività della Venere-influencer il 27 giugno scorso.
Le domande che tutti si pongono riguardano la misteriosa scomparsa del profilo della Venere dai social media. Nonostante l’enorme spesa, il profilo su Twitter è stato cancellato, mentre su Facebook e TikTok risulta irreperibile. Le spiegazioni finora fornite parlano di una “scelta ponderata”, ma chi ha realmente deciso di fermare tutto?
In attesa di chiarimenti e con l’ultima promessa virtuale della Venere che annuncia “Nuove avventure ci aspettano”, molti sperano che la verità emerga presto, illuminando le ombre che avvolgono questo curioso episodio della promozione turistica italiana.