Ryanair sfida l’Italia. La compagnia aerea irlandese non ha preso affatto bene, tanto per usare un eufemismo, la decisione del governo Meloni di varare un decreto che prevede il blocco degli algoritmi che alzano automaticamente i prezzi per le rotte nazionali, da e per le isole, durante un periodo di picco di domanda e se il prezzo di vendita del biglietto è del 200% superiore alla tariffa media del volo. Decisione di Palazzo Chigi che manda letteralmente su tutte le furie il ceo della compagnia David O’Leary che si mette ad insultare il nostro Paese.
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Ryanair contro il decreto Meloni: la furia di O’Leary
“Il decreto prezzi del governo Meloni è basato su dati spazzatura. – sbotta il ceo di Ryanair David O’Leary durante una conferenza stampa a Milano – È un decreto idiota: ridurrà i voli domestici e aumenterà le tariffe. Loro bocceranno il provvedimento italiano. Ma intanto noi non rispetteremo quella stron***. Abbiamo già ridotto i voli del 10% in Sardegna e lo faremo quest’inverno per la Sicilia”, minaccia il manager.
Quella del numero uno di Ryanair sarebbe una risposta a quello che viene definito “un decreto illegale del governo Meloni che danneggerà il traffico nazionale italiano poiché incoraggerà le compagnie aeree, come Ryanair, a ridurre i voli/capacità sulle rotte nazionali (che sono soggette al decreto) e a trasferire voli/capacità su rotte internazionali da/per Milano e Roma dove è ancora possibile fissare i prezzi liberamente”.
“Questo decreto porterà solo meno voli e tariffe più alte per Sardegna e Sicilia. – prevede O’Leary – L’Italia, le sue Isole e le sue Regioni sono state tra i maggiori beneficiari della crescita e delle tariffe basse di Ryanair e purtroppo questo decreto, stupido e illegale, basato su consigli falsi e inaccurati di ENAC, avrà l’effetto opposto, riducendo la capacità e aumentando le tariffe per la Sardegna e la Sicilia, fino a quando non verrà annullato dai Tribunali”, conclude. Ma a stretto giro di posta arriva la replica, durissima, del Codacons: “Le dichiarazioni odierne dell’amministratore delegato di Ryanair sono vergognose e devono portare ad interventi urgenti. Si tratta di una dichiarazione di guerra al nostro Paese con l’aggravante di ricorrere a minacce e ritorsioni”.
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