Mentre la procura di Ivrea indaga sulle responsabilità della strage di Brandizzo, dove un treno in corsa ha travolto e ucciso cinque operai, emergono nuovi scioccanti retroscena su questa vicenda. A parlare è Daniela Tommasiello, 37 anni, dipendente del supermercato Eurospin. Suo marito si chiamava Giuseppe Sorvillo ed è uno dei cinque operai della ditta Si.gi.fer che hanno perso la vita nell’incidente ferroviario. La donna decide per la prima volta di raccontare pubblicamente la sua storia d’amore con Giuseppe e di rivelare uno scioccante retroscena su quella maledetta sera.
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Strage di Brandizzo, la rivelazione di Daniela Tommasiello, moglie di Giuseppe Sorvillo
“Ci siamo conosciuti 16 anni fa. Io avevo 20 anni, lui 27. Lavoravo in un bar a Capua. – così Daniela Tommasiello ricorda il marito Giuseppe Sorvillo morto nella strage di Brandizzo – Cominciammo a telefonarci presto. Fu subito amore vero. Stavamo insieme da un mese e mi disse: me ne vado al Nord, che fai vieni con me? Giuseppe vedeva già i nostri figli nel futuro in un luogo più competitivo, più aperto. E per i ragazzi, ancora solo nei nostri sogni, auspicava opportunità, orizzonti più alti. Quattro mesi fa il primo contratto di tre mesi in prova con la Si.gi.fer e il 20 agosto altro rinnovo: lasciare un tempo indeterminato per quell’incarico è stato un atto di amore verso i nostri figli. Riusciva a guadagnare 400 euro in più al mese”.
“Due anni fa abbiamo sottoscritto un mutuo di 30 anni, rata alta. – prosegue ancora la moglie di Giuseppe Sorvillo – Avremmo dovuto togliere qualcosa ai ragazzi e né io né lui abbiamo mai pensato di farlo. Viviamo per i bimbi. La sera prima dell’incidente fino alle 22,30 siamo stati coi ragazzi sul divano. Guardavamo Paperissima. Lui è uscito verso quell’ora. Sembrava avesse un sesto senso”.
“Mi ha detto che non se la sentiva di andare quella sera sul cantiere. – ricorda la donna che ha perso il marito nella strage di Brandizzo – C’è rabbia, ma non voglio puntare il dito contro nessuno. Certo pretendo che non passi lui per un incosciente”, conclude tra le lacrime.
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