La comunità musicale italiana è in lutto per la scomparsa di Franco Migliacci, il leggendario paroliere che ci ha lasciato all’età di 92 anni in una clinica romana. Con la sua straordinaria capacità di dare voce alle emozioni, Migliacci ha scritto alcuni dei brani più celebri e indimenticabili della canzone italiana.
Tra le sue opere più iconiche, “Nel blu dipinto di blu”, composta insieme a Domenico Modugno, un brano che ha attraversato generazioni. Altre perle come “Tintarella di luna”, “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “Una rotonda sul mare” e “C’era un ragazzo…” hanno confermato la sua maestria nel raccontare storie attraverso le parole.
Nato a Mantova nel 1930, Migliacci si è trasferito a Roma dopo aver terminato i suoi studi a Firenze. Oltre al suo incredibile talento come paroliere, la sua collaborazione con artisti del calibro di Gianni Morandi e il suo contributo al panorama pop nazionale, come autore di “T’appartengo” di Ambra Angiolini, evidenziano la sua versatilità artistica.
Il suo impegno non si è limitato solo alla scrittura: Migliacci ha anche presieduto la Siae dal 2003 al 2005, sottolineando ulteriormente la sua dedizione al mondo musicale.
La famiglia è stata sempre al centro della sua vita. Sposato con Gloria Wall, dalla loro unione sono nati tre figli. Una vita ricca di amore e musica.
A comunicare la dolorosa notizia è stato il giornalista Clemente Mimun, che ha voluto sottolineare l’incommensurabile apporto di Migliacci alla musica italiana.
Con la scomparsa di Franco Migliacci, il panorama musicale italiano perde una delle sue stelle più luminose. Ma, come tutte le leggende, il suo spirito e la sua arte continueranno a risplendere attraverso le sue immortali canzoni.