Il tragico schianto avvenuto sabato scorso nei pressi dell’aeroporto Torino-Caselle ha profondamente scosso la nazione. Il maggiore Oscar Del Dò, pilota della Freccia Tricolore coinvolto nell’incidente, è rimasto profondamente turbato dalla morte della piccola Laura Origliasso, una bambina di soli cinque anni. “Sto solo pensando alla piccola Laura”, ha confidato Del Dò ai suoi colleghi, manifestando il suo profondo dolore per la tragedia.
Dall’inchiesta preliminare, emerge come nei terribili istanti precedenti l’impatto, Del Dò abbia tentato disperatamente di manovrare l’aereo in modo da evitare le abitazioni.
Chi era realmente Oscar Del Dò? Nato a Torreano di Martignacco, un 35enne pilota con una brillante carriera alle sue spalle. Aveva realizzato il suo sogno entrando nelle Frecce Tricolori il 19 dicembre 2019, passando poi da terzo gregario sinistro (pony 7) a seconda posizione (Pony 4). Del Dò aveva alle sue spalle oltre 2mila ore di volo, essendo un elemento proveniente dal 132/o Gruppo del 51° Stormo di Istrana.
Il Messaggero Veneto, nel cercare di tratteggiare un ritratto del maggiore, ha contattato Mauro Fasano, coordinatore della sezione aeronautica dell’istituto udinese Malignani, che lo ha definito come “un ragazzo in gamba, serio, preparato e molto meticoloso”. Fasano, dopo aver analizzato il video dello schianto, ha affermato: “Oscar ha cercato in tutti i modi di tenere in assetto l’aereo e ha eseguito la manovra di eiezione poco prima dell’impatto. Ha fatto quello che doveva essere fatto e nel modo migliore”.
L’intera nazione si stringe nel dolore per la perdita della piccola Laura e si aspetta ora di capire le dinamiche dell’accaduto, pur essendo consapevole che nessuna risposta potrà mai lenire il dolore di una vita spezzata troppo presto.