Milano è in lutto per la scomparsa tragica di Marco Salvatori, 34enne ristoratore originario di Viterbo, ma milanese d’adozione da diversi anni. Il giovane è deceduto dopo essere precipitato dalla finestra del suo appartamento situato in zona Corvetto. Le circostanze che hanno portato a questa tragedia non sono ancora chiare, ma si ipotizza che possa essere stato un malore la causa del fatale incidente. Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Salvatori era un volto noto nella scena gastronomica milanese, lavorando al ristorante Abbottega in via Muratori. Il ristorante è stato fondato dallo zio David Ranucci, che aveva dato vita alla prima storica insegna a Milano, “Giulio pane e ojo”. Ranucci lo aveva spesso descritto come parte della “nuova generazione Ranucci”, insieme ai cugini Claudia e Matteo, definendoli “il mio team più fedele. Tre grandi lavoratori”.
Oltre alla sua passione per la ristorazione, Marco Salvatori era noto per il suo amore per i viaggi, gli animali (soprattutto i cani) e per essere un fervente tifoso della Lazio. Nonostante avesse fatto di Milano la sua casa, non ha mai dimenticato le sue radici viterbesi. Un esempio è uno degli ultimi post sul suo profilo Facebook, dedicato alla festa di Santa Rosa, patrona di Viterbo.
Il suo decesso ha suscitato profonda commozione tra amici, conoscenti e clienti. “Quante pause pranzo meravigliose mi hai fatto trascorrere – ha scritto una cliente affezionata sui social – Riposa in pace, anima bella”. Molti lo ricordano come “un ragazzo meraviglioso, sempre sorridente”.
Nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Salvatori per cercare di fare chiarezza sulle cause della sua scomparsa.