Un tema che continua a far discutere, quello della rivoluzione Green voluta dall’Europa e che prevede la necessità di adeguare la classe energetica degli edifici meno recenti. Con Bruxelles che, nonostante le tante discussioni in merito, sembra decisa a non demordere. Come raccontato dal Giornale, infatti, l’Ue ha deciso di difendere le proprie scelte adottando ulteriori provvedimenti, che potrebbero comportare sanzioni e penalità “proporzionate, effettive e dissuasive” per chi non si adeguerà alle nuove regole. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nel testo della direttiva per le case green approvato a marzo dal Parlamento, era sparito ogni riferimento alle sanzioni. Che però, in sostanza, sono uscite dalla porta per rientrare dalla finestra: nella bozza da esaminare al negoziato del 12 ottobre, l’articolo 31 (quello sulle multe) è stato improvvisamente reinserito da Commissione e Consiglio Ue. (Continua a leggere dopo la foto)
Nel testo si legge: “Gli Stati membri stabiliscono le norme sulle sanzioni applicabili alle violazioni delle disposizioni nazionali adottate in forza della presente direttiva e adottano tutte le misure necessarie a garantirne l’attuazione. Le sanzioni previste devono essere effettive, proporzionate e dissuasive. Gli Stati membri notificano alla Commissione senza ritardo le modifiche apportate alle disposizioni comunicate conformemente all’articolo 27 della direttiva 2010/31/UE”. (Continua a leggere dopo la foto)
Il Parlamento italiano sarà dunque chiamato a varare norme che prevedano sanzioni contro chi non migliora la classe energetica della propria casa. La direttiva Ue sulle Prestazioni energetiche degli edifici è ora entrata nell’ultima fase del processo legislativo: la norma stabilisce che tutti gli edifici, sia in costruzione che già esistenti, siano ad alta efficienza energetica per ridurre l’energia utilizzata. Questo si dovrà realizzare in un primo momento portando tutti gli edifici a una classe energetica almeno E entro il 2030, poi D entro il 2033. Chi non lo fa sarà punito.