Nella strage di Mestre, dove un autobus è precipitato nel vuoto e sono morte 21 persone, si incrociano anche i destini opposti di due famiglie. Da una parte ce n’è una tedesca, arrivata in vacanza da Heidenheim: papà Ferhat, mamma Erine e la loro piccola figlia Zara di appena un anno. Secondo quanto raccontato da loro stessi al quotidiano tedesco Bild, sono vivi soltanto perché hanno tardato di pochi minuti, perdendo così l’autobus. Dall’altra, invece, c’è la famiglia romena degli Ogrezeanu (padre, madre e due figlie), sterminata sul colpo nell’incidente. Due storie che, se paragonate, mettono i brividi.
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“Abbiamo saltato la corsa delle 19.30 e mi sono lamentato con mia moglie: ‘faremo tardi per colpa tua e non posso guardare la partita di Champions League per colpa tua’. – racconta Ferhat, il papà della famiglia tedesca salvatasi per miracolo dalla strage di Mestre – Abbiamo aspettato la corsa successiva alla stazione Marittima. Abbiamo atteso un’ora: 20.30, 35, 40, il bus ancora non c’era. Altri hanno chiamato l’hotel e hanno detto che c’era stato un grosso incidente, ma ovviamente ancora non sapevamo che era la nostra corriera. Pensavamo che il conducente avrebbe aspettato, se avesse saputo che c’erano altri due ospiti in arrivo. Ma così ci saremmo stati anche noi su quell’autobus”.
Strage di Mestre: la storia della famiglia romena
Totalmente opposta, la storia della famiglia romena formata da Mircea Gabriel Ogrezeanu, 45 anni, dalla moglie Mihaela Loredana, 42 anni, e dalle due figlie Aurora Maria, 8 anni, e Georgiana Elena, 13 anni. Si erano da tempo trasferiti in Germania e da lì una settimana fa erano arrivati in pullman al Camping Hu in Town di Marghera per una vacanza a Venezia che si è trasformata poi in un incubo.
I quattro membri della famiglia romena sono morti tutti sul colpo al momento dell’impatto dell’autobus al suolo. Ci sono voluti una notte e un giorno per identificarli insieme alle altre diciassette vittime della strage del viadotto di Mestre. La conferma dell’identità della famiglia è arrivata dall’Ambasciata di Romania a Roma e dal consolato generale di Romania a Trieste.
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