In Italia e in tutta Europa è scattata l’allerta massima dopo l’attentato terroristico di ieri sera a Bruxelles. Secondo quanto si apprende, a Milano le forze dell’ordine hanno arrestato un cittadino egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziana. Entrambi sono accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere. I particolari dell’indagine e di come siano avvenuti i due arresti restano però al momento sconosciuti.
Leggi anche: Addio a Theodore “Ted” Kaczynski, l’Unabomber: una vita di matematica, isolamento e terrorismo
Leggi anche: Blitz anticamorra a Napoli: arrestato il cantante neomelodico Tony Colombo insieme alla moglie
Leggi anche: Quarta Repubblica, lite furiosa in diretta tv, Sallusti perde la testa contro la scrittrice: “Lei è stupida”
Milano: due arresti per terrorismo islamico
L’operazione anti terrorismo di questa mattina a Milano, che ha portato agli arresti di due persone, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo lombardo, Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. Le forze dell’ordine coinvolte nel blitz includono la Digos di Milano, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e il Servizio Centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Dunque, come era logico attendersi, dopo lo scoppio della guerra in Israele, anche le autorità italiane hanno innalzato il livello di guardia per evitare attentati di persone legate al terrorismo islamico. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e quello della Difesa, Guido Crosetto, hanno confermato l’attuazione di misure di massima sicurezza e un aumento della sorveglianza sugli obiettivi ritenuti sensibili che potrebbero essere potenziali bersagli di attacchi terroristici.
Sotto particolare osservazione restano naturalmente i possibili obiettivi di interesse israeliano, che nel nostro Paese sono 205 (soprattutto edifici di culto e sedi diplomatiche). Rischio terrorismo islamico che è ritenuto molto alto proprio in città come Roma e Milano, dove sono avvenuti i due arresti. Nel capoluogo lombardo sono stati messi sotto particolare osservazione la sinagoga di via Guastalla e le strade circostanti. Così come il quartiere ebraico e le sedi diplomatiche dei Paesi occidentali. Sorveglianza rafforzata anche al Duomo, alla basilica di Sant’Ambrogio, al teatro alla Scala e a Piazza Affari. Oltre che nelle principali stazioni ferroviarie, come Centrale e Porta Garibaldi, e all’aeroporto di Linate.
Leggi anche: Arresto di un minore a Bergamo: progettava un attentato incendiario in nome del terrorismo jihadista