Turetta sorvegliato a vista, si teme un suicidio. Appena portato in carcere ad Halle, in Germania, Filippo Turetta è stato in silenzio di fronte alle domande degli inquirenti. Ha solo dichiarato di volersi suicidare. Questo ha fatto scattare un protocollo speciale di sorveglianza. In attesa della sua estradizione in Italia, dove sarà domani, 25 novembre, per rispondere alle domande del gip italiano, Turetta è guardato a vista.
Leggi anche: Scatti d’ira e richieste ossessive, Filippo Turetta in carcere in Germania
Turetta minaccia il suicidio, guardato a vista in carcere
“Volevo farla finita ma non ho avuto il coraggio”, avrebbe detto Turetta agli inquirenti. Per questo, le autorità tedesche sono hanno attivato il protocollo di sorveglianza speciale. E rilasciano anche una dichiarazione. “I suicidi in detenzione non sono rari” e, “a livello mondiale, il suicidio è la causa di morte numero uno nelle prigioni”, rappresentando “circa la metà dei decessi” che avvengono dietro le sbarre, ricorda un rapporto del ministero della Salute di Berlino che sottolinea fra l’altro “una particolare vulnerabilità dei giovani detenuti”. L’altro fronte che interessa gli investigatori tedeschi è capire dove sia stato e cosa abbia fatto Turetta da domenica 12 novembre e la sera di sabato 18, quando è stato fermato sull’autostrada. Si indaga sulla possibilità che il ventiduenne si sia aggirato nei boschi austriaci, cosa che allargherebbe il livello internazionale delle indagini.